Un musicista molto amato è morto troppo presto. Il mondo della musica lo rimpiange ancora oggi, era un punto di riferimento.
Un musicista molto amato ed apprezzato è morto giovanissimo, e la sua scomparsa non è stata ancora digerita da milioni di ammiratori. La data di ieri, 27 novembre, va cerchiata in rosso sul calendario, dato che ogni anno rievoca le gesta di quello che può considerarsi un autentico mito. È tra i principali innovatori nell’uso della chitarra elettrica, tanto che l’autorevole rivista Rolling Stone indica in lui il migliore di tutti i tempi. Eppure la sua discografia non è proprio lunghissima, soli quattro album che però lasciano un’eredità artistica praticamente impossibile da eguagliare.
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Nasce a Seattle, nello Stato di Washington, dove non trascorre una giovinezza delle più tranquille, dato che la polizia lo arresta perché lo trova alla guida di un’auto rubata. Per evitare la prigione opta per l’arruolamento nel servizio militare, in seguito decide che la musica sarebbe stata la colonna portante della sua vita. Il padre gli aveva regalato infatti una chitarra, che visto l’enorme talento impara ben presto a suonare dando inizio ad un’irripetibile ascesa nell’Olimpo dei grandissimi.
Artista morto giovanissimo: il ricordo è ancora vivo
Le prime esibizioni avvengono con alcuni gruppetti semi-amatoriali, tra cui i Velvetones ed i Rocking Kings. In seguito preferisce proseguire il suo cammino come solista, raggiungendo un enorme successo con i dischi “Are you Experienced”, “Axis: Bold As Love”, “Electric Ladyland” e “Band Of Gypsys”. Nell’immaginario collettivo alla sua figura resta legata l’utilizzo della Fender Stratocaster. Una di esse in particolare viene incendiata sul palco in occasione dello storico Monterey Pop Festival. Gli amanti del rock difficilmente dimenticheranno quello spettacolo.
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Stiamo parlando naturalmente del leggendario Jimi Hendrix, un artista mai abbastanza rimpianto di cui proprio ieri ricorreva la data del compleanno. Era nato infatti il 27 novembre 1942, e se fosse ancora tra noi a quest’ora starebbe festeggiando i suoi 79 anni. Ed invece la mattina del 18 settembre 1970, a soli ventisette anni, muore a Londra all’interno dell’appartamento che aveva affittato al Samarkand Hotel. Si era trasferito nella capitale inglese qualche tempo prima.
È la sua fidanzata tedesca Monika Dannemann, presente nella stanza al momento del decesso, a raccontare di come l’artista sia rimasto soffocato dopo un mix letale di alcool e tranquillanti. La sua tomba si trova a Washington nel Greenwood Memorial Park di Renton, ed oggi è una quotidiana meta di pellegrinaggio per milioni di persone da ogni parte del mondo.