Un artista famosissimo e apprezzato da tutti si è tolto la vita proprio il 9 aprile. Vi raccontiamo i motivi del suo gesto disperato.
Un cantante amatissimo e apprezzato in tutto il pianeta è scomparso tragicamente proprio il 9 aprile. La sua morte ha gettato nello sconforto milioni di ammiratori.
Purtroppo la vita a volte prende strade impensate. Era infatti uno dei musicisti più talentuosi ed ispirati del mondiale, evidentemente però il successo raggiunto non è bastato a risparmiarlo da un destino crudele. Come spesso infatti accade nel mondo del rock, la fama e la notorietà hanno avuto come rovescio della medaglia una serie di comportamenti sopra le righe che a lungo andare gli sono costati davvero caro.
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Nato a El Paso, in Texas, il 19 aprile del 1940, l’artista statunitense durante l’adolescenza ha viaggiato molto insieme alla famiglia, prima di trasferirsi in via definitiva a Columbus, nello Stato dell’Ohio. Qui ha cominciato ad appassionarsi alla musica studiando clarinetto, ma la svolta decisiva è arrivata con il successivo spostamento a New York dove ha iniziato ad esibirsi dal vivo in alcuni club. Nella città della Grande Mela ovviamente le opportunità si sono moltiplicate, e si è fatto subito notare per delle canzoni molto intense ed impegnate.
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I suoi testi difatti parlano di diritti civili, guerra, lotte di classe ed altri argomenti socialmente rilevanti, per questo è immediatamente entrato nel cuore di tantissime persone che lo hanno paragonato addirittura ad Elvis Presley. Il picco della popolarità lo ha conosciuto nel corso degli anni Sessanta, subito dopo aver pubblicato l’album di debutto “All The News That’s Fit To Sing” al quale hanno via via fatto seguito “I Ain’t Marching Anymore”, “Pleasures Of The Harbor” e “Tape From California”. Sul più bello però, a quanto pare, è sprofondato in un tunnel di problemi personali dal quale non è più riuscito a venire fuori.
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La storia che vi stiamo raccontando purtroppo è quella dell’indimenticabile Phil Ochs, un artista geniale e non sempre compreso da tutti. Soffriva di crisi maniaco-depressive, e col passare del tempo aveva trovato come molti altri rifugio nell’alcool. Il 9 aprile del 1976 si impiccò alla porta del bagno a casa di sua sorella, ed in questa triste data ogni anno è inevitabile che il pensiero dei fan corra verso di lui. Lascia in eredità un percorso artistico di grande valore ed una serie di domande che ancora cercano risposta.