X Factor decide di cambiare passo e vesti per la prossima edizione. C’è una scelta più di altre che però sembra dividere il pubblico di casa e non solo.
Il talent show si appresta a un cambiamento radicale, dopo dieci stagioni lascia la conduzione Alessandro Cattelan. Il suo posto verrà preso dal giovane attore Ludovico Tersigni. No, però la vera novità che ha fatto sussultare non è questa anche perché un cambio di guardia alla conduzione ci può sempre stare e non è da escludere che possa essere anche molto interessante per ritrovare stimoli caduti un po’ nell’abitudine di certi meccanismi.
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La vera novità è quella dell’eliminazione delle categorie. I coach saranno pronti a scegliere solo per la qualità artistica del cantante che si troveranno davanti non ci saranno dunque più over 25, under, gruppi e via dicendo. Questo potrebbe diventare un vantaggio per rendere tutto più semplice e per arrivare a un confronto equo. Dall’altra parte c’è chi invece tuona che si creerà grande confusione e che di fatto si andranno a penalizzare alcune categorie come quelle delle band non riconoscibili di fatto attraverso un personaggio solo.
Quando i talent cambiano
Quando i talent cambiano, o meglio quando un programma televisivo cambia, cosa succede? Quello che appare certo è che una novità va a rompere un equilibrio proprio per specifiche caratteristiche. Si tratta dunque di una rivoluzione che ad alcuni stimola ma che altri spiazza. Nonostante quelle che possono essere le idee generali delle persone forse è il caso di rendersi conto che dietro una scelta e un lavoro televisivo c’è il lavoro di team competenti che sanno quello che fanno sempre e comunque.
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Fin troppo spesso ci troviamo a giudicare delle cose che non conosciamo in pieno e di cui probabilmente non sappiamo le motivazioni più celate. Quello che sta accadendo è dovuto anche a una normale flessione del programma dopo tanti anni di successi. Il pubblico si troverà di fronte a un giudizio, quello sì di sua competenza, legato al gradimento della trasmissione quando inizierà. Fare polemica ora appare davvero superfluo e un po’ anche senza un senso logico.