A Naro, in Sicilia, si sono viste scene che hanno poco a che fare con la musica. I trasgressori sono stati puniti pesantemente.
Le scene che si sono viste alcune sere fa in Sicilia hanno davvero poco a che fare con la musica. Eppure la sensazione è che di qui in avanti dovremo purtroppo farci l’abitudine. I consigli che vi stiamo per dare riguardano chiunque ed ogni fascia di età, per non correre seri rischi per la propria salute. Nessuna distinzione tra Nord e Sud, purtroppo però la musica dal vivo, andando avanti di questo passo, resterà soltanto un lontano ricordo.
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Stavolta è accaduto a Naro, in provincia di Agrigento, ma deve servire da esempio per qualunque altra regione italiana e non solo. Eppure la serata come al solito sembrava cominciata bene, musica, amici e qualche birra per gradire. Ad un certo punto però sono stati notati dei comportamenti insoliti che hanno costretto gli addetti ad intervenire. La situazione man mano si è fatta sempre più drammatica, ed è stata necessaria una sospensione delle attività.
Le scene viste a Naro porteranno allo stop definitivo alla musica: dobbiamo assolutamente evitarlo
La serata danzereccia di Naro ha offerto delle scene con le quali la musica c’entra poco o nulla. O meglio, in questo periodo di restrizioni dovute al Covid non è assolutamente così che ci si deve comportare. Il locale in questione è un piccolo pub nel quale gli autori amano esibirsi dal vivo, purtroppo però man mano che passavano le ore la situazione è completamente degenerata.
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I clienti hanno cominciato ad accalcarsi, senza rispetto delle norme vigenti e con comportamenti estranei alle regole. Nessuna precauzione, ressa, assembramenti: inoltre si è scoperto anche che mancavano le autorizzazioni necessarie ed il volume era troppo alto. Insomma, tutti accalcati, sino a quando non è stato più possibile rimandare lo stop. Gli agenti intervenuti sul posto hanno disposto per cinque giorni la chiusura del locale, ma andando avanti così potrebbero pensare di agire allo stesso modo contro moltissime altre strutture. Pensiamoci.