Rkomi, la confessione sul passato: “Un po’ mi vergogno”

Il rapper Rkomi è uno degli artisti più interessanti della scena italiana: nel suo passato ci sono momenti complicati e scelte che hanno cambiato per sempre la sua vita.

rkomi passato
Il difficile passato di Rkomi (Mediaset Play)

Classe 1994 e originario di Milano, il rapper Rkomi è al momento uno degli artisti italiani più ascoltati e seguiti dal grande pubblico. Il terzo album è uscito lo scorso aprile e si intitola Taxi Driver: in pochissimo tempo è schizzato in vetta alle classifiche italiane, raggiungendo risultati davvero eccezionali. Andiamo a scoprire qualcosa in più delle sua carriera e della sua vita privata.

Artista hip hop dal grande talento e dallo stile unico, Rkomi ha iniziato la sua carriera nel mondo della musica alcuni fa insieme all’amico e collega Tedua, con cui per un periodo ha anche vissuto insieme. Il suo stile di musica non rientra prettamente nel rap, quanto piuttosto è un genere ibrido che unisce più sonorità e diversi modelli di ispirazione. Ha fondato nel suo quartiere una palestra senza scopo di lucro, in cui si insegnano varie discipline tra cui muay thai, yoga, tai chi.

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Rkomi e quel grande rimpianto legato al passato

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Rkomi (Instagram)

Prima di diventare Rkomi però, era soltanto Mirko. La strada per arrivare al successo è stata lunga, complicata e piena di ostacoli: la passione per la musica però, gli ha sempre dato la spinta per superare le difficoltà e conquistare i suoi obiettivi. In un’intervista rilasciata a Vanity Fair il cantante di Taxi Driver si è aperto sul passato, svelando anche qual è uno dei suoi rimpianti. A 17 anni ha lasciato la scuola ed ha iniziato a lavorare in bar e ristoranti, per poi andare a vivere da solo e in seguito insieme ad alcuni amici.

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Faticavo a soddisfare esigenze primarie, come riempire il frigo” ha spiegato il cantante in riferimento a quel periodo della sua vita. “Prendevo 1.100 euro: ne spendevo 500 in affitto, 300 per il cibo e il resto per provare a fare musica“. Lasciare la scuola a un anno dal diploma è stata una scelta che oggi gli provoca dispiacere. “Ho solo la terza media ed è un po’ una vergogna. Ma prima o poi finirò la scuola e voglio anche laurearmi, mi piacerebbe studiare Filosofia“.