La morte del cantante fa piangere i colleghi: “Ci mancherai”

Il dj americano è morto in ospedale a soli cinquanta anni, tantissimi colleghi lo stanno omaggiando su Twitter.

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E’ un triste giorno per il mondo della musica, ed in queste ore sui social si stanno sprecando le tantissime testimonianze d’affetto. E’ morto in ospedale un dj americano considerato un autentico guru della console, che con i suoi dischi aveva fatto ballare migliaia di appassionati.

Purtroppo in queste ore la tragica notizia è stata confermata dal suo entourage, ed i fan e gli addetti ai lavori ancora non vogliono crederci. Il disc-jockey, amatissimo dal pubblico, non se lo meritava, anche perché la sua vita era già stata parecchio difficile. Nel corso degli anni Duemila aveva subito l’amputazione di entrambe le gambe, ma aveva deciso di continuare a suonare con enorme dignità e classe.

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Il dj americano è morto dopo una vita difficilissima: la sua storia sta facendo commuovere i colleghi

Paul Johnson è morto a soli cinquanta anni in ospedale, e la notizia sta facendo il giro del mondo. Tantissimi colleghi lo stanno ricordando su Twitter, ad esempio il nostro dj salentino Salvatore Patisso sottolinea come “tutti quanti abbiamo ballato sulle note della sua Get Get Down”. Secondo Mixmag invece “se c’è bisogno di una prova dell’essenza olistica e spirituale della musica house, non guardate oltre Paul Johnson”.

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Paul Johnson era nato a Chicago nel 1971, e nel corso degli anni grazie alla sua bravura era divenuto letteralmente un’icona. Oggi continuava ad esibirsi sulla sedia a rotelle, alla fine però alcune complicazioni dovute al Covid, che aveva contratto negli ultimi tempi, lo hanno sopraffatto. Peccato, in suo onore il dj conterraneo Jesse De La Pena, anch’egli di Chicago, ha annunciato sempre su Twitter che terrà una serata speciale in sua memoria utilizzando le sue canzoni. Addio Paul, mancherai a tutto il mondo della house-music.