Un musicista amato in tutto il mondo se n’è andato troppo presto. I fan lo rimpiangono ancora oggi, la notizia arrivata riaccende una fiammella.
Un musicista acclamato ed osannato in tutto il pianeta è morto giovanissimo, ma la sua scomparsa non mai stata assorbita dai suoi milioni di ammiratori. Si può considerare un autentico mito ed uno dei principali innovatori nell’uso della chitarra elettrica.
L’autorevole rivista Rolling Stone indica in lui il migliore di tutti i tempi, ed abbiamo davvero motivo di crederlo visto che durante la sua pur breve parabola ha dato sfoggio di capacità tecniche fuori dal comune. Eppure il suo repertorio non è proprio dei più prolifici, solamente quattro album che però lasciano un’eredità artistica praticamente impossibile da eguagliare.
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Nasce a Seattle, nello Stato di Washington, dove non trascorre una giovinezza delle più facili visto che viene arrestato dai locali agenti di polizia perché trovato alla guida di un’automobile rubata. Riesce ad evitare le sbarre commutando la reclusione con l’arruolamento nel servizio militare.
In seguito decide che la musica sarebbe stata l’unica passione da rincorrere per dare un senso alla propria vita. Il padre gli aveva regalato infatti una chitarra, che visto le sue capacità innate impara ben presto a suonare dando inizio ad un’irresistibile scalata verso la gloria, che purtroppo però si è interrotta quando aveva solo ventisette anni.
Cosa è accaduto? Il ritorno
Le prime apparizioni avvengono con alcuni gruppi quali i Velvetones ed i Rocking Kings. In seguito sceglie di intraprendere un luminoso cammino come solista, e mai scelta si rivelò più azzeccata. Ha raggiunto un enorme successo con gli album “Are you Experienced”, “Axis: Bold As Love”, “Electric Ladyland” e “Band Of Gypsys”. Il suo nome resta legata all’utilizzo della Fender Stratocaster, e qui viene il bello.
Una di esse in particolare viene incendiata sul palco in occasione dello storico Monterey Pop Festival, che difficilmente verrà dimenticato da chi era presente il giorno dello spettacolo. Adesso però saltano fuori delle novità clamorose.
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Stiamo parlando naturalmente del leggendario Jimi Hendrix, un musicista geniale e mai abbastanza rimpianto. Era nato infatti il 27 novembre 1942, e la mattina del 18 settembre 1970, a soli ventisette anni, venne trovato morto a Londra, dove si era trasferito solo qualche tempo prima, all’interno dell’appartamento che aveva preso in affitto al Samarkand Hotel.
Nelle scorse ore è sbucata fuori una registrazione inedita del suo ultimo concerto tenuto il 16 settembre del 1970 al club Ronnie Scott’s, a sole 48 ore dalla morte. Ne verrà fatto un documentario che sarà proiettato nei cinema dal prossimo 11 febbraio. Davvero un bellissimo modo per “riportare in vita” un musicista immenso che ci ha lasciato troppo presto.