Il bambino più famoso della storia della musica ha perso la sua lunga battaglia. La notizia sta facendo il giro del mondo.
Una delle band più famose ed importanti del pianeta era finita nei guai a causa di un bambino. La storia ha fatto il giro del mondo, visto che quello stesso bambino ha raggiunto una grandissima popolarità proprio grazie alla band. Sembra un gioco di parole, in realtà somiglia molto al confronto tra Davide e Golia. Infatti stiamo parlando di una band che con circa 75 milioni di dischi venduti si è imposta come uno dei fenomeni più avvincenti dell’ultimo quarto di secolo, su queste premesse era chiaro come sarebbe stato quasi impossibile spuntarla.
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Facciamo però un piccolo passo indietro per cercare di ricapitolare quanto accaduto. I musicisti coinvolti difatti non avevano mai pensato di doversi trovare un giorno in tribunale contro il bambino. Era il 1991 quando hanno deciso di pubblicare un disco che praticamente chiunque possiede nella propria collezione. Con quell’album il trio ha conquistato i vertici delle classifiche dando vita ad un genere, il grunge, che nel corso degli anni in moltissimi hanno provato a riproporre, senza però mai raggiungere gli stessi risultati.
Il nome di quel bambino è Spencer Elden, che a soli quattro mesi è diventato a sua insaputa una celebrità. Compare raffigurato sulla copertina di “Nevermind”, l’album più famoso dei mitici Nirvana ed uno dei più rivoluzionari in assoluto della storia del rock. Spencer, che era stato ritratto nudo sott’acqua mentre inseguiva simbolicamente un dollaro appeso ad un amo da pesca, ha deciso di fare causa alla band per pedopornografia. Il ragazzo, che oggi ha trent’anni, sostiene inoltre che i suoi genitori all’epoca non avessero mai dato l’assenso alla pubblicazione della foto. Dunque ha fatto causa alla band, chiedendo un compenso di 150 mila dollari a fronte dei soli 200 ricevuti all’epoca dalla sua famiglia.
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Il giudice però ha respinto le accuse, sostenendo tra l’altro che Elden nel corso di questi anni ha partecipato a varie campagne a pagamento per ricreare l’immagine della copertina. Si è fatto anche tatuare sul petto il titolo dell’album, traendo già enormi profitti proprio perché, a differenza di quanto dichiarato in precedenza, sapeva benissimo di essere lui nella foto. Inoltre se il ragazzo avesse davvero ragione chiunque oggi si trovi in possesso dell’album in teoria sarebbe colpevole a sua volta di sfruttamento della pornografia.