Al Bano, quella grave accusa di plagio: chi fu il cantante coinvolto?

La lunga e fortunata carriera di Al Bano non è sempre stata tutta rose e fiori: in passato affrontò un brutto periodo quando ci fu il plagio di una sua canzone, scopriamo cosa accadde!

Al Bano
Al Bano (Getty Images)

Quando pensiamo a chi sono i cantanti più importanti della musica italiana, senza ombra di dubbio non possiamo non nominare il grande Al Bano Carrisi. Il cantante pugliese, infatti, ha scritto alcune delle pagine più memorabili della canzone leggera del nostro Paese, divenendo popolare anche all’estero. Oltre ad aver incantato con la sua voce, Al Bano ha fatto innamorare milioni di fan grazie alla storia d’amore con Romina Power.

I due, infatti, hanno formato una delle coppie più amate della televisione italiana, incantando con i loro strepitosi e fenomenali duetti che, ancora oggi, fanno sognare ed emozionare i fan più affezionati. Di certo Al Bano e Romina sono entrati nell’immaginario collettivo come una di quelle coppie il cui amore, nonostante le vicissitudini del caso, non potrà finire mai. Al Bano, però, oltre ai tanti momenti belli della sua carriera, ha vissuto anche un brutto periodo quando denunciò per plagio un famoso artista internazionale: scopriamo cosa accadde e come si risolse quella vicenda!

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Al Bano e l’accusa di plagio

Al Bano plagio
Chi plagiò Al Bano? (Getty Images)

Al Bano intraprese un’accusa di plagio contro Michael Jackson. Il tutto iniziò quando Yari, figlio del cantante pugliese, ascoltò per caso il brano Will You Be There, trovando una somiglianza con I cigni di Balaka, che Al Bano incise nel 1987 insieme a Romina Power. Il pezzo di Jackson, invece, fu pubblicato il 26 novembre 1991 all’interno dell’album Dangerous. In seguito alla denuncia di Carrisi l’album del Re del Popo fu sequestrato dal mercato italiano. Nel 1997 il Tribunale di Roma tolse l’ordine di sequestro in quanto non c’era una prova attendibile che Michael conoscesse il brano di Al Bano.

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Pochi mesi dopo, il Tribunale di Milano stabilì che non era ravvisabile un plagio poiché entrambi i brani erano ispirati a vecchi blues americani privi di diritti d’autore come Tell Hope, Bless You e Just Another Day Wasted Away. Alla fine la vicenda si risolse con un accordo privato tra i due artisti. Sembrava che fosse previsto anche un concerto benefico congiunto a favore dei bambini maltrattati, poi saltato per via delle accuse di pedofilia a Jackson.