J-Ax vittima di una tragedia: “Mi tormentavano ogni giorno”

Nel passato del rapper milanese J-Ax ci sono diversi episodi legati al bullismo: il suo triste racconto fa riflettere.

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Il racconto del passato di J-Ax (Getty images)

Conosciuto da tutta Italia per le sue rime e le sue canzoni rap, J-Ax, nome d’arte di Alessandro Aleotti, è uno degli artisti italiani più ascoltati e amati. Ha scalato le vette delle classifiche da giovanissimo, quando insieme all’amico Dj Jad fondò il famoso gruppo Articolo 31. Nel 2006 i due decisero di intraprendere strade diverse e da lì ha avuto inizio la carriera da solista di J-Ax, che con il tempo è diventato anche un produttore discografico.

Le sue prime canzoni rappresentarono un punto di svolta per la scena rap italiana, mentre negli ultimi anni il cantante si è avvicinato sempre di più al pop. I suoi ultimi singoli sono un successo dopo l’altro e oggi l’artista può vantare una carriera di tutto rispetto. Facciamo un passo indietro e scopriamo qualcosa che riguarda il suo passato. Da ragazzino J-Ax è stato vittima di bullismo: ne ha parlato lui stesso nel libro “Consigli a me stesso – I miei 2 centesimi” edito da Mondadori. Il suo triste racconto fa sicuramente riflettere.

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Episodi di bullismo nel passato di J-Ax: “Ancora oggi…”

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J-Ax (Instagram)

J-Ax non nasconde di aver sofferto molto in passato e ammette anche che quelle ferite sono ancora in qualche modo dentro di lui. Come riporta Il Sole 24 Ore, uno dei temi più importanti trattati nel suo libro è quello del bullismo, di cui Alessandro è stato vittima da ragazzino. “Tanti lo ignorano” scrive l’artista nel suo libro, “ma la prima forma di bullismo sta negli sguardi. O ti presenti mostrando di possedere tutti gli oggetti imposti dalla moda del momento oppure sei fuori.

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J-Ax è cresciuto in una famiglia umile, ed è per questo che veniva preso in giro dai suoi coetanei. “Avevo dei ragazzi che mi tormentavano ogni singolo giorno” racconta il rapper, “quando camminavo per strada da solo si accanivano intorno a me“. Con il tempo ha imparato ad affrontare la cattiveria altrui, ha messo la sua felicità sopra ogni altra cosa, ma quelle sono ferite profonde che ancora rimangono impresse nel suo cuore. “Ancora oggi quando incrocio un gruppo di ragazzi per strada,” dice infatti, “ogni singola cellula del mio corpo mi dice di mettermi in salvo“.

 

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