Tragedia improvvisa | Addio a uno dei cantanti più amati

Un cantante tra i più celebri ed amati del panorama internazionale è scomparso nella giornata di ieri. A dare l’annuncio è stata la figlia.

Morto
E’ morto un musicista famosissimo (Getty Images)

Un cantante molto amato ed apprezzato è morto nella giornata di ieri, 10 gennaio 2022. E’ stata la figlia Ela a dare il triste annuncio con un lungo e toccante post su Facebook. Nella nota divulgata tramite la pagina ufficiale della band si legge: “Con grande tristezza annuncio la morte di mio padre”. In seguito, ha precisato “E’ venuto a mancare  questa sera all’Heath Hospital di Cardiff, la sua città natale. Per favore, vi chiediamo di rispettare la sua famiglia in questo momento difficile. Con amore, i suoi quattro figli: Ela, Osian, Dimitri e Nathaniel”.

La cause della morte non sono state rivelate. L’artista si è spento nel sonno all’età di 71 anni. Già nel 2010 era stato colpito da un aneurisma, inoltre da qualche tempo si trovava alle prese con la sindrome di Stickler, che ne stava compromettendo il regolare funzionamento del tessuto connettivo. Questo 2022 si è aperto purtroppo nel peggiore dei modi, visto che ci lascia un personaggio straordinario, capace con i suoi album di regalare emozioni. Cantante e compositore di inusitato talento, aveva raggiunto una grande notorietà insieme alla sua band.

Burke Shelley
Burke Shelley (Instagram)
Purtroppo stiamo parlando del grandissimo Burke Shelley, che insieme ai suoi Budgie ha scritto alcune delle pagine più intense della storia del rock. Ha raggiunto un’enorme popolarità soprattutto nel corso degli anni Settanta, quando l’album d’esordio “Budgie” li ha rivelati al mondo come una delle realtà più promettenti della scena metal dell’epoca. In seguito sono arrivati “Squawk”, “Never Turn Your Back On A Friend”, “In For The Kill!” e “If I Were Brittania I’d Waive The Rules”, che li hanno consacrati tra i mostri sacri del genere.

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Spesso paragonato per il suo stile vocale al cantante dei Rush Geddy Lee, Shelley avrebbe dovuto sostenere nel 2010 un estenuante tour nell’est europeo. Mentre si trovava in Polonia però venne improvvisamente ricoverato all’ospedale di Wejherovo, a causa di un aneurisma aortico di 6 centimetri. Da allora le sue condizioni di salute si sono progressivamente deteriorate, eppure assieme al batterista Ray Phillips e al chitarrista Tony Bourge ha dato vita ad una delle parabole più avvincenti degli ultimi cinquant’anni.