La celebre cantante Pink ha attraversato un periodo molto difficile da ragazzina: a 13 anni ha iniziato a fare uso di droghe. Il triste racconto lascia senza parole.
Duro e raggelante il racconto della cantante americana Pink, oggi amatissima non solo negli Stati Uniti ma anche qui in Italia. L’adolescenza è stato per lei un periodo molto particolare, segnato anche dalla dipendenze dalle droghe e dall’alcol. Un tunnel nero dal quale è riuscita ad uscire soltanto dopo aver assistito a diverse tragedie e dopo aver scoperto l’amore per la musica.
Classe 1979, Alecia Beth Moore, vero nome della cantautrice, ha raggiunto il grande successo nei primi Duemila, dopo intensi anni di gavetta. Oggi è una delle artiste femminili americane più influenti nel mondo della musica, con alle spalle oltre 40 milioni di copie vendute. Ha pubblicato 12 album musicali e nel frattempo è diventata anche mamma di Willow e Jameson. I suoi successi li conosciamo tutti, ma cosa sappiamo della vita privata e del passato di quest’artista così popolare?
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Pink e la confessione sulle droghe: “Ho iniziato a 13 anni per noia”
Struggente il racconto della cantante americana Pink, autrice di brani pop molto conosciuti quali Just Give Me A Reason e Try. Intervistata tempo fa per la celebre rivista inglese The Sun, la cantante ha fatto una confessione molto intima rispetto alla sua vita privata: “Ho iniziato con le droghe a 13 anni; la noia è una grande fonte di problemi per molte gente“. La cantante è arrivata perfino a provare l’eroina, ma poi ha avuto traumatiche esperienze che l’hanno allontanata dal quel circolo vizioso per sempre.
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Quando Pink è entrata nel mondo della musica ed ha iniziato ad esibirsi live per le prime volte, è riuscita ad eliminare dalla sua vita quelle deleterie abitudini. Ma la musica non è stata l’unica motivazione che l’ha spinta verso questa strada. “L’eroina è una cosa terribile” ha spiegato. “Ho visto in prima persona cosa riesce a fare: 3 miei amici sono morti per overdose di quella roba“. Da allora ha trovato il coraggio di smettere per sempre: “Ho smesso il giorno del Ringraziamento del 1995″ racconta, “e da allora non ne ho più voluto sapere“.