Uno dei cantanti in assoluto più amati della musica italiana se ne è andato lasciando un vuoto incolmabile. Oggi è un giorno triste.
Uno degli artisti italiani più apprezzati e stimati di ogni epoca è morto proprio il 29 marzo. Da quel giorno tutto è cambiato ma nessuno lo ha mai dimenticato.
Oggi è una di quelle date da cerchiare in rosso sul calendario per ogni amante della buona musica, anche se, forse in pochi lo sanno, l’artista almeno inizialmente aveva intrapreso tutta un’altra strada. E’ diventato col passare del tempo un performer a trecentosessanta gradi, autore, compositore, sceneggiatore e cabarettista. In contemporanea però ha svolto un altro mestiere, decisamente meno sluccicante ma sicuramente altrettanto degno di rispetto. La sua esistenza infatti si può considerare una vera e propria missione, in grado peraltro di salvare vite umane.
Cantautore polivalente e grandissimo artista dentro e fuori dal palco, nella sua lunga e onorata carriera ha messo insieme qualcosa come diciannove dischi in studio, oltre a coltivare in parallelo un florido curriculum nel cinema nel teatro. Inoltre viene ricordato per aver continuato ad esercitare un altro lavoro con grande dedizione. Difatti è stato un validissimo chirurgo ed un cardiologo, e tra i suoi pazienti figurano anche alcuni personaggi famosi, come ad esempio Teo Teocoli, Massimo Boldi e Renato Pozzetto.
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Purtroppo stiamo parlando del grandissimo Enzo Jannacci, scomparso all’età di settantasette anni il 29 marzo del 2013 al termine di una lunga malattia. Un personaggio così abile oggi manca davvero moltissimo al mondo dello spettacolo in generale, ecco perché ogni anno in questa data il nostro primo pensiero non può che volare a lui.