Una delle artiste più apprezzate del panorama mondiale purtroppo nei giorni scorsi si è tolta la vita. Per la musica è l’ennesima pagina nera.
Una delle cantanti americane più celebri e apprezzate di sempre se ne è andata lasciando dietro di sé una scia di dolore. E’ un momento tristissimo per la musica. La sua inconfondibile voce ha fatto sognare intere generazioni, in molti però ignoravano alcune verità sul suo conto.
Nata negli Stati Uniti ad Ashland, nella contea del Kentucky, l’11 gennaio del 1946, insieme al suo gruppo prima e poi come solista ha scritto alcune delle pagine più memorabili della storia della canzone. Ha cominciato ad appassionarsi al mondo dello spettacolo sin da ragazzina, per poi raggiungere uno strepitoso successo in tutto il pianeta.
Ha deciso però di togliersi la vita lo scorso 30 aprile, ma la notizia per qualche giorno è stata tenuta sotto silenzio per volontà dei suoi familiari che hanno chiesto il massimo riserbo su una situazione che andava pian piano facendosi sempre più drammatica. Quindi la verità è stata resa pubblica ed ha colto di sorpresa milioni di persone, che mai si sarebbero aspettate un epilogo così tragico. Eppure le premesse c’erano tutte.
E’ sempre dura raccontare la scomparsa di un personaggio così amato, soprattutto quando ci si riferisce ad una delle ultime autentiche dive dello star-system. Ebbe la prima figlia all’età di 18 anni. Proprio con lei aveva messo in piedi un duo country-folk che si sarebbe spinto oltre ogni più rosea aspettativa. La band si impose all’attenzione generale grazie ad una serie di album bellissimi, come ad esempio “Why Not Me” o “River Of Time” che valsero loro una sfilza di premi e riconoscimenti tra cui ben 5 Grammy Awards.
Purtroppo stiamo parlando della bravissima Naomi Judd, che insieme alla figlia Christina (nome d’arte Wynonna Judd) ha dato vita al gruppo delle Judds, uno dei più rappresentativi del cosiddetto sound di Nashville. Purtroppo da molto tempo soffriva di depressione, un peso evidentemente troppo grande anche per lei che non ne aveva mai fatto mistero raccontando anzi la propria vicenda in un’autobiografia del 2016. In queste ore stanno piovendo testimonianze d’affetto da ogni angolo del mondo, lascia in eredità un patrimonio artistico di grande spessore.