Massimo Pericolo, l’arresto e quel momento difficile | E ora…

Massimo Pericolo ha passato diversi momenti difficili, costretto anche a passare dal carcere all’interno di una lunga operazione.

Massimo Pericolo
Massimo Pericolo

Al secolo Alessandro Vanetti nel 2014 venne arrestato alla fine dell’operazione “Scialla semper” lanciata per la lotta alla droga. Proprio in carcere assunse il nome di Massimo Pericolo e iniziò a scrivere delle canzoni. A tre anni dalla sua scarcerazione ha pubblicato il suo primo album di inediti che si intitola proprio “Scialla Semper” come l’operazione citata. Alcune delle canzoni sono state elaborate proprio durante il periodo di detenzione in carcere e racconta quella terribile esperienza.

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Massimo è riuscito però a uscire da queste difficili situazioni, trovando la forza per diventare un cantante di ottimo livello. Sicuramente quell’esperienza l’ha cambiato e gli ha permesso di diventare una persona migliore. Oggi è amatissimo da tanti ragazzi ed è anche riuscito a lanciare messaggi positivi legati al mondo dei giovani. Andiamo a scoprire la sua storia.

Massimo Pericolo, chi è?

Massimo Pericolo
Massimo Pericolo

Massimo Pericolo è nato a Gallarate il 30 novembre del 1992. A dieci anni ha iniziato già a muoversi verso l’hip hop motivato dall’uscita del film di Eminem, 8 Mile. Da adolescente aveva realizzato un demo da sette brani ma questo non è mai stato pubblicato. Si trasferì a 17 anni a Brebbia dopo aver trascorso l’adolescenza a Catania. Nel 2019 è uscito il suo primo album Scialla Semper dal quale sono stati estratti poi come singoli di successo 7 Miliardi e Criminali.

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Quest’anno è uscito il secondo album dell’uomo “Solo Tutto”. Tra i singoli più famosi e amati c’è quello con Mahmood che si intitola Moonlight Popolare. Tra il 2019 e il 2020 ha collaborato con Ketama126, Chicoria, Emis Killa e Jake La furia. In carriera è stato al fianco anche di Fabri Fibra, Marracash, Tedua, Achille Lauro, Tony Effe e molti altri ancora. Eclettico e con padronanza della voce è riuscito a raccontare la sua generazione grazie anche a una voce armonica oltre che a un modo di fare molto intraprendente.