È morto un vero e proprio mito per la musica italiana. Lascia un grande vuoto, sarà impossibile colmarlo.
E’ morto nella giornata di ieri, 15 febbraio, uno dei personaggi chiave per la musica italiana. Si tratta di uno di quei nomi che lasciano un segno profondo all’interno del nostro panorama culturale.
La notizia ha immediatamente gettato nello sconforto in tantissimi, che purtroppo ieri mattina hanno avuto un brusco risveglio. Tutti coloro che gli volevano bene, artisti e colleghi, adesso non possono fare altro che stringersi nel dolore, dato che con lui se ne va uno che certamente poteva affermare di averne viste davvero di tutti i colori nel corso di questi anni. Molte pagine della nostra storia difatti sono nate proprio grazie al suo prezioso contributo.
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Nelle ultime ore è un susseguirsi di messaggi d’affetto che stanno piovendo da ogni dove, e non solo dal mondo dello spettacolo. Quest’anno avrebbe compiuto settantatré anni, purtroppo un infarto se l’è portato via. Un autentico fulmine a ciel sereno, resta vivo il ricordo di moltissime serate che hanno contribuito a riscrivere la storia della musica italiana entrando nell’immaginario collettivo. Un punto fermo ed un autentico pilatro per la sua città, che da sempre ha dato i natali ad alcuni cantautori tra i più celebri ed osannati.
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Viveva a Bologna, patria di musicisti di immenso talento come Lucio Dalla, Luca Carboni e Francesco Guccini, solo per citare alcuni di coloro che in fondo, se hanno raggiunto il loro successo, devono qualcosa anche a lui. Aveva ereditato la passione dal padre, che nel 1948 aveva aperto una trattoria frequentatissima nel quartiere Cirenaica, al numero 9 di via Mario Musolesi. Da allora ha visto passare dalle sue parti intellettuali, suonatori e scrittori che nel suo storico locale trovavano l’ispirazione per comporre le proprie opere.
È morto un autentico mito per i musicisti italiani: è un giorno triste
Purtroppo stiamo parlando di Paolo Pagani, venuto a mancare nelle scorse ore. Era il titolare della mitica osteria “Da Vito”, che aveva rilevato negli scorsi anni. Inizialmente era una semplice mescita di vini per artigiani ed operai del posto, col tempo si è trasformata in un autentico covo per artisti, non a caso nel corso degli anni era divenuta una vera e propria meta di pellegrinaggio per tutti gli appassionati, che amavano ascoltare aneddoti e curiosità oltre che naturalmente ammirare le foto delle star appese alle pareti. Un altro pezzetto della nostra storia che se ne va, peccato.