Un giovane e famoso rapper italiano ha confessato di essere dipendente dall’alcol e di soffrire da anni del disturbo ossessivo compulsivo: come sta oggi?
Il rapper italiano Junior Cally sta attraversando un periodo della sua vita molto difficile. L’artista romando ha confessato di essere dipendente dall’alcol e dal sesso e di soffrire di diversi anni del distrurbo ossessivo compulsivo. Sapete che co’è?
Il rapper classe 1991 ha raccontato alcune vicende della sua adolescenza nel libro Il principe – è meglio essere temuto che amato. All’interno del testo parla di un evento molto particolare e traumatico della sua adolescenza, che ha poi segnato la sua vita per sempre. Per quattro anni ha convissuto con quella che pensava fosse una leucemia, fino a quando a 15 anni ha scoperto che non c’era mai stata. Quel trauma scatenò in lui il disturbo ossessivo compulsivo di personalità, un disturbo che ancora oggi lo tormenta. Sui social ha anche svelato di avere altri seri problemi, e di aver deciso infine di andare in rehab.
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Il rapper Junior Cally e il disturbo ossessivo compulsivo
Gli ultimi due anni per lui sono stati un vero e proprio incubo. Il rapper si è raccontato attraverso un lungo e profondo post social, in cui ha affermato: “Sono un alcolista e, come già sapete, soffro da anni di DOC (disturbo ossessivo compulsivo)“. Questo è un disturbo molto diffuso della personalità, che colpisce milioni di persone in tutto il mondo. Il DOC è caratterizzato da immagini o impulsi ricorrenti e da ossessioni disagevoli che vengono eseguite per cercare di tenere a freno l’ansia.
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In questi ultimi difficili periodi di Junior Cally, “il DOC tornava ad essere padrone della mia vita, trovavo rifugio nel bicchiere. Il bicchiere mi era diventato amico“. Il rapper ha deciso così di andare in rehab e dedicarsi alla sua salute mentale. Oggi sta molto meglio, come lui stesso ha affermato sui social: “Sto bene e sono rientrato a casa da qualche giorno. Sono state settimane intense“. Il suo singolo Come Monet racchiude queste dolorose esperienze.