Gino Paoli operato per un aneurisma all’aorta a Modena

gino paoli

Gino Paoli, icona del cantautorato italiano, autore di grandi brani di successo come “La Gatta” o “Il Cielo in una Stanza”, “Senza Fine”, “Che cosa c’è”, è stato operato al cuore nei giorni scorsi, ma ora pare stia bene.  Ha tenuto tutto nascosto, ma l’83enne genovese era stato colpito nella giornata di lunedì scorso da un aneurisma all’aorta addominale.

L’operazione e i ringraziamenti di Gino Paoli all’ospedale

Come riporta “Il resto del Carlino”, era stato immediatamente ricoverato nella clinica privata Hesperia Hospital di Modena, città dove il cantante trascorre molto tempo negli ultimi anni. Qui è stato operato rapidamente e pare sia andato tutto per il meglio. Allo stesso giornale, Gino Paoli, una volta dimesso ha inviato una lettera per ringraziare tutto lo staff dell’ospedale:

Mi congratulo con l’equipe di chirurgia vascolare diretta dal professor Oscar Maleti e della dottoressa Marzia Lugli, della dottoressa Carmen Pedilliaggieri, del responsabile dell’area Critica dottor Marco Meli, del responsabile del servizio di Diagnostica per Immagine professor Paolo Pisi, del responsabile della Cardiologia dottor Alberto Benassi, del responsabile della Medicina dottor Paolo Gibertini, dello Specialista della chirurgia della mano dottor Marcello Marcialis, infine del dottor Stefano Reggiani, direttore sanitario nonché di tutto il personale tecnico e infermieristico del comparto operatorio Cardiovascolare, della terapia semintensiva e del quarto piano di degenza

Gli altri impegni nella carriera di Gino Paoli

Oltre ad essere un cantante e un autore molto importante per la scena musicale italiana, Gino Paoli ha avuto anche un passato in politica, iscrivendosi come deputat nel Partito Comunista ITaliano ed è stato poi assessore alla cultura nel comune di Arenzano.

Nel 2011 si è schierato con forza con la delibera della SIAE per combattere il più possibile le violazioni del diritto d’autore al fine di proteggere l’economia e che gira attorno all’industria musicale. Due anni dopo, nel 2013 è stato persino eletto Presidente della SIAE, ma si è poi dimesso nel 2015 quando è stato accusato di presunta evasione fiscale: alla stampa ha sempre dichiarto di non aver mai commesso tali reati e che avrebbe fatto il possibile per dimostrare la sua innocenza a riguardo: “Difenderò la mia dignità”.