Euro 2020, Italia Campione: le pagelle in musica degli azzurri

Euro 2020, Italia campione, le pagelle in musica della squadra azzurra allenata da Roberto Mancini. Ecco i voti.

Italia (Getty Images)

Portieri

21 Gianluigi Donnarumma 5: Heaher Parisi diceva “E le cicale, cicale, cicale, cicale”, Gigio però va spesso a farfalle come sul gol di Arnautovic che poteva costare l’eliminazione ma che poi è stato annullato dal var per fuorigioco, come quando con la Spagna aveva preso a fare uscite a vuoto in continuazione in stile Walter Zenga. Quando capiranno che non è lui il più forte? I rigori non possono essere di certo il motivo per salvarlo.

26 Alex Meret sv: “Hai un momento Dio o te o chi per te avete un attimo per me?”, così diceva Luciano Ligabue e così dice anche Meret dopo questo Europeo. Un attimo per far debuttare Sirigu è stato trovato, mentre lui è rimasto a guardare…

1 Salvatore Sirigu 6: personalità e intelligenza, sa stare al suo posto. Superclassico di Ernia può essere la canzone giusta per lui.

Difensori

15 Francesco Acerbi 6: Generale di Francesco De Gregori ci mostra il soldatino Ace, difensore d’altri tempi e molto utile nel gruppo.

23 Alessandro Bastoni sv: Luci a San Siro di quella sera… Roberto Vecchioni raccontava così una volta e lui proprio a San Siro è esploso mentre all’Europeo non ha trovato molto spazio.

19 Leonardo Bonucci 10: come non dedicare “Un’estate italiana” a questo campione che ha messo tutto sé stesso in questa avventura. Le Notti Magiche di Italia ’90 tornano protagoniste anche grazie a lui. Guardare l’urlo di carica alla fine dell’inno ogni volta per capire. Rigore da capitano oltre al gol in finale decisivo.

3 Giorgio Chiellini 9: We will rock you è la canzone giusta per il nostro capitano, giocatore di grandissima fisicità e abile a mettersi in mezzo alla difesa per bloccare chiunque provi a passare. Monumentale su Lukaku.

2 Giovanni Di Lorenzo 7: agile, rapido, intelligente. La sua canzone sicuramente Mr Boombastic di Shaggy perché sembra di gomma per quanto è duttile. Un Europeo il suo esploso dopo il ko di Florenzi.

13 Emerson Palmieri 6.5: per l’italo brasiliano del Chelsea scegliamo Salirò di Daniele Silvestri, perché anche se gioca poco sulla corsia è uno stantuffo.

24 Alessandro Florenzi sv: “Non doveva andare così” dicevano i Modà, loro parlavano d’amore qui si parla di sfortuna. Parte titolare ma si ferma subito per infortunio, saltando praticamente tutto l’Europeo.

4 Leonardo Spinazzola 8: tra i migliori dell’Italia potrebbe essere il protagonista di Buona sfortuna de Lo Stato Sociale. Il suo infortunio blocca il suo Europeo sul più bello.

25 Rafael Toloi 6.5: L’oriundo è il titolo che si avvicina a questo difensore italo brasiliano che si è saputo ritagliare uno spazio importante in questa avventura.

Centrocampisti

18 Nicolò Barella 9: “una vita da mediano, nato a recuperar palloni nato senza i piedi buoni lavorare sui polmoni” e dire che lui invece ha anche i piedi buoni. Europeo della definitiva consacrazione anche se forse non ce n’era nemmeno bisogno.

16 Bryan Cristante sv: Il Bivio di Stefano Centomo mette di fronte a delle scelte, quella che dovrebbe prendere questo calciatore sospeso tra eterna promessa e l’obbligo di dare una svolta alla sua carriera.

8 Jorginho 8: “Cerco un centro di gravità permanente che non mi faccia mai cambiare idea sulle cose sulla gente”. Alla fine dopo tanta attesa in seguito al ritiro di Andrea Pirlo quel centro di gravità l’abbiamo trovato. Il rigore sbagliato non scalfisce un grande Europeo.

5 Manuel Locatelli 8: “uno su mille ce la fa” diceva Gianni Morandi, un brano che descrive non solo il suo europeo ma anche la sua carriera. Esploso nel Milan meritava più spazio ed è rinato al Sassuolo. Così in questa competizione dove aveva preso il posto del non al meglio Marco Verratti segnando una doppietta. Il rigore sbagliato in semifinale non deve portare ad abbassare un voto che deve essere per forza di cose alto.

Matteo Pessina 8: “Ragazzo fortunato” di Lorenzo Jovanotti è quella che lo racconta visto che anche lui, come Castrovilli, di questa spedizione non doveva far parte. Non gioca tantissimo ma fa due gol e da il suo contributo.

Gaetano Castrovilli sv: chiamato alla fine per prendere il posto di Pessina riesce comunque a festeggiare un titolo senza giocare ma facendo parte del gruppo. E che sia stato un talismano? Viene da pensare El Talisman di Rosana.

6 Marco Verratti 6: “si può dare di più senza essere eroi” sarebbe da dire alla sfortuna che ha accompagnato il centrocampista del Psg mai in forma, condizionato da un infortunio a comunque sempre in campo.

Attaccanti

9 Andrea Belotti 6.5: non è stato un grande Europeo, vissuto alle spalle di un deludente Ciro Immobile. Rimane comunque una la canzone che si adatta perfettamente a lui “Centravanti di mestiere” di Povia che racconta proprio il duro ruolo del bomber.

11 Domenico Berardi 6: Ora, Ora, Ora ripete Aiello a Sanremo 2021 e lo ripete anche Berardi consapevole che poteva dare il suo massimo in questa competizione e che difficilmente ce ne saranno altre. Ci ha provato.

20 Federico Bernardeschi 7: “Nino non aver paura di tirare un calcio di rigore non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore”. Federico quella paura non ce l’ha avuta e nonostante abbia giocato poco ha messo il pallone dentro dal dischetto nella lotteria contro la Spagna.

14 Federico Chiesa 10: “Era cercarsi un posto, in mezzo a un campo infinito, e poi trovare la gioia, quando il tempo ormai sembrava scaduto, era cadere e rialzarsi ascoltando il dolore, sentire come un abbraccio arrivarti dal cuore, di chi ti ha visto incantare il mondo con un pallone, senza nascondere mai, l’uomo dietro il campione”. Perché forse Federico più che al padre somiglia a quel Roberto Baggio di cui sta anche ripercorrendo le tappe da Firenze a Torino.

17 Ciro Immobile 4: ne, 1988 Tullio De Piscopo cantava “Andamento Lento” una canzone che si adatta alla perfezione all’Europeo di Immobile, di nome e di fatto. Magari non sarà adatto al gioco di Mancio, ma quando viene spedito nello spazio non ha lo sprint che lo contraddistingue. Scarico.

10 Lorenzo Insigne 5: Diceva “Ancora un giro” Sergio Endrigo, ma sembra che il tormentone legato all’attaccante del Napoli lo costringa a tirare a giro davvero ogni volta che punta la porta. Alla fine uno splendido, col Belgio, gli esce pure. Ma per il resto poco altro. Solo una domanda: perché gioca sempre?

22 Giacomo Raspadori sv: “Ci sono anch’io, Non è, Stato facile perché, Nessun’altro a parte me, Ha creduto, Però ora so, Che tu, Vedi quel che vedo io, Il tuo mondo è come il mio”. Così Max Pezzali diceva la sua anni fa e così potrebbe dire Giacomo anche se avrà tempo per giocare. Oggi essere qui al posto di Politano è già un premio da parte del Mancio.

Ct Roberto Mancini 10: La canzone del capitano di Dj Francesco rappresenta lo spirito di un leader estroso e sicuramente molto umile.