Una delle star più celebri a livello internazionale ha visto la morte in faccia. Ecco il drammatico racconto di quel momento.
Una delle star più osannate della musica mondiale ha rischiato di morire, ed il suo racconto di quel momento drammatico fa tremare i fans. Il cantante, nato e cresciuto a New York, ha già avuto un‘esistenza piuttosto travagliata, dato che ha perduto il padre in un incidente stradale quando aveva solo due anni. Tuttavia è riuscito a rimboccarsi le maniche ed ha raggiunto uno strepitoso successo, con oltre 20 milioni di dischi venduti.
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Scrittore, songwriter e produttore, la sua scalata alla notorietà non conosce battute d’arresto, sino ad essere considerato dalla stampa specializzata una delle figure più influenti dell’intera storia della musica. Il suo settore di competenza è la dance e l’elettronica, ma non disdegna altri generi coltivati in numerose collaborazioni con altri artisti di spessore. Ad un certo punto però ha visto letteralmente la morte in faccia, ed il suo racconto di quelle ore è terribile.
Una star mondiale ha rischiato di morire: ecco il racconto drammatico dei fatti
Dopo aver prodotto ben 19 album in studio di enorme successo, la grande ricchezza acquisita paradossalmente ha rischiato di far degenerare le cose. E’ il classico esempio di come il denaro non faccia la felicità. Lui è il leggendario Moby, che ha conosciuto l’apice della popolarità nel 1999 grazie al disco “Play”, da cui venne estratto il fortunatissimo singolo “Porcelain”. In seguito, come ha raccontato egli stesso nella sua autobiografia bestseller, è caduto in una spirale di alcol, droga e depressione, culminata nel 2008 con un tentativo di suicidio.
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“Ricordo i primi drink con Ewan McGregor, finiti con Russel Crowe che gli urlava contro in bagno. Ricordo quel Natale in cui ho lanciato un coltello contro lo scrittore Jonathan Ames”. Sono solo alcuni degli estratti del racconto di una vita degenerata nella follia, adesso però pare si stia lentamente riprendendo e facendo promotore di alcune iniziative benefiche.