Anna Safroncik, ESCLUSIVA: “L’arte deve raccontare la guerra in Ucraina”

La bellissima Anna Safroncik ci ha parlato di cose molto interessanti a margine del Riviera Film Festival di Sestri Levante. Vi proponiamo le sue parole in esclusiva.

Attrice classe 1981 di Kiev è naturalizzata italiana ma sente profondamente le sue radici ucraine. In un momento molto delicato per il suo paese abbiamo parlato dei suoi nuovi progetti ma anche della guerra.

Anna Safroncik
Anna Safroncik (Ansa)

Ha parlato del cinema e dell’arte come via per risolvere molti dei problemi che affliggono il nostro mondo: “La cultura salverà il mondo. Il cinema è una forma d’arte meravigliosa, trasmette ogni emozione possibile e immaginabile. La gente deve sapere cosa sta passando l’Ucraina perché è una guerra che rischia di ampliarsi. Gli artisti devono raccontarla. Io non vedo l’ora di raccontarla, di leggere le storie. Siamo già all’opera di una storia che va raccontata”.

Di recente è stata protagonista di uno splendido cortometraggio, L’estate di Virna, che si muove molto sullo scontro tra cuore e cervello. L’attrice risponde: “Quella tra cuore e cervello è sempre stata la mia battaglia. L’esperienza è stata bellissima. Ognuno di noi cerca di andare avanti con la razionalità ma io ho sempre prediletto il cuore. È quello che ci fa vivere. L’amore prima di tutto. Corto o lungometraggio? Il corto ti fa sperimentare, ti fa uscire fuori l’anima, ti rappresenta di più rispetto a quando fai la fiction quando sei chiuso in degli schemi. Il corto ti fa creare”.

Carriera e curiosità

Sono parole straordinarie quelle di Anna Safroncik che oltre a essere una donna bellissima ha anche un talento impossibile da non notare. Si è trasferita in Italia dall’Ucraina all’età di 12 anni. Dopo essere stata eletta Miss Toscana nel 1998 partecipa a Miss Italia arrivando ottava. Il debutto al cinema arriva nel 2000 in C’era un cinese in coma di Carlo Verdone.

Da quel momento non si ferma più recitando in serie tv note come Vento di Ponente e CentoVetrine ma anche al cinema con registi straordinari come Luca Calvani, Max Croci e addirittura negli Stati Uniti per la splendida esperienza di Nine di Rob Marshall nel 2009. Si tratta sicuramente di un personaggio positivo che ha dimostrato come anche la bellezza più accecante non debba essere scudo per entrare nel mondo dello spettacolo se come lei si ha grande talento e possibilità di emergere a prescindere dalla stessa.