Alessandro Gassmann, ESCLUSIVA: “Io e Dante Balestra di Un Professore”

Alessandro Gassmann è oggi protagonista della rubrica NonSoloCinema. Abbiamo avuto la possibilità di intervistarlo a margine del Riviera Film Festival.

L’attore romano classe 1965 ha presentato al pubblico e alla stampa il suo nuovo libro “Io e i #GreenHeroes. Perché ho deciso di pensare verde” che racconta storie straordinarie e l’impegno nel cercare di salvare il pianeta.

Alessandro Gassmann
Alessandro Gassmann (Ansa Foto)

Di recente Alessandro è stato protagonista di un grandissimo successo con la serie tv Un Professore diretta da Alessandro D’Alatri dove interpreta il Professore di filosofia Dante Balestra, un uomo che riesce a entrare nelle vite dei suoi alunni per aiutarli a superare dinamiche sempre nuove e più complicate.

Gli abbiamo chiesto quanto ci sia di Alessandro in Dante e quanto di Dante in Alessandro: “Veramente molto poco. Io ero una capra a scuola, lui è un grande insegnante. Col tempo ho cercato di recuperare quanto non sono riuscito a fare a scuola per tanti motivi, ma soprattutto perché non ho avuto la fortuna di incontrare un professore come Dante che mi insegnasse ad amare quello che studiavo ma che mi facesse partecipare alle lezioni. Molto spesso il sistema educativo scolastico italiano è punitivo e spaventa lo studente. Non andavo a scuola per paura di prendere brutti voti ed essere punito. Con un professore così sarei stato uno studente migliore”. 

A Sestri Levante ha seguito in sala anche la proiezione del suo ultimo film da regista, Il Silenzio Grande: “Il film si può definire non molto italiano. Amo al cinematografia nordica e francese, ma nella scrittura di Maurizio De Giovanni c’era attenzione al teatro di Eduardo. È una mia via per raccontare una storia di sentimenti con misura che è la cosa più importante”. 

Come è iniziata carriera di Alessandro

A margine dell’incontro tenuto di fronte al pubblico di Sestri Alessandro Gassmann ha raccontato anche come è nata la sua voglia di diventare attore. Scontato pensare al suo immenso padre Vittorio che è stato fondamentale in una maniera diversa da quella che molti si potevano aspettare.

Alessandro ha svelato di essere da giovanissimo ultras dell’A.S.Roma e di presentarsi in curva ogni domenica con i fumogeni. Suo padre lo “costrinse” a muoversi nelle retrovie del palcoscenico durante il suo Macbeth proprio per fare gli effetti di fumo. Un’esperienza formativa che fece capire ad Alessandro quale poteva essere la sua via nella vita. Non sbagliava.