“Vulcano”, l’album che ci fa conoscere un nuovo Clementino

È uscito ieri “Vulcano” il nuovo album di Clementino.  Prima dell’uscita del disco, il rapper napoletano lo aveva descritto come il migliore della sua carriera. È lui il vulcano del titolo e infatti è un disco molto centrato su se stesso, sulla sua terra e lo si capisce dai tanti brani cantanti proprio in napoletano. Allo stesso tempo è un album molto particolare, diverso da quello cui ci eravamo abituati.

Clementino ci aveva fatto accoccolare su una sorta di divano immaginario con rap tranquillo come coperta, cantato in italiano, per la maggior parte. Ci aveva lasciato ascoltare canzoni orecchiabili, dal sound spiccatamente rap, come ovvio, ma con influenze pop abbastanza evidenti.

“Vulcano” invece torna alle origini del rap più puro, con anche qualche tentativo di trap che forse non calza perfettamente su Clementino. Nella canzone “Cenere”, ad esempio, sentiamo una ritmica perfetta, un flow impeccabile, ma con la cadenza strana, più “moderna”, con il classico accento sulla fine della strofa. E ci lascia un po’ perplessi.

I testi si sente che nascono proprio dal cuore e dell’anima da Clementino, le rime sono veramente perfette, ma ci fanno fare un tuffo negli anni ’90 a tratti. E forse è proprio ciò che voleva il rapper: farci fare un giro nella vera indole che lo contraddistingue. Ma conoscendolo di persona abbiamo sempre visto un rapper allegro, con una parlantina incontenibile e una gioia di vivere che in questi brani più malinconici e a tratti duri fatichiamo a riconoscere.

Non che Clementino abbia fatto solo canzoni divertenti nella sua carriera. “Pianoforte a Vela”, lo sappiamo, è un pezzo pesante, che parla di una situazione della realtà napoletana molto complicata, eppure in quel disco, “Mea Culpa”, c’era un Clementino che abbiamo amato.

“Vulcano” è cantato solo da Clementino, niente featuring. È un vulcano di parole e di rime sue. Eppure c’è qualcosa che non convince profondamente. Il disco va ascoltato sicuramente più volte e noi lo faremo. Lo rimetteremo ancora e ancora perchè siamo legati a questo ragazzo straordinario che ha rivoluzionato il rap. Del resto ci sono canzoni come “Tutti Scienziati” o “La Cosa più bella che ho” che ci ricordano chi è il Clementino che abbiamo imparato ad amare e conoscere, quindi bisogna dargli sicuramente una possibilità. Questo è il nostro primo impatto, ora lo ascoltiamo di nuovo.