Vasco Rossi, il ricordo della depressione: “Mi ha salvato un libro”

Vasco Rossi si è lasciato andare ai ricordi, confessando qual è stato anni fa il libro che lo ha aiutato ad uscire da un terribile periodo di depressione.

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Il racconto di Vasco Rossi (Getty images)

Se si pensa al rock italiano il primo nome che viene in mente è senza dubbio quello di Vasco Rossi. Abile paroliere, performer dalla grande energia e poeta dall’anima rock e tormentata, il celebre cantante di Zocca si è da poco aperto sul passato su la Repubblica, parlando in modo particolare del libro che diversi anni fa, l’ha aiutato ad affrontare la depressione che aveva attanagliato la sua mente.

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Con 34 album musicali alle spalle, un’opera audiovisiva, 5 raccolte e milioni di biglietti venduti, oggi Vasco Rossi continua ad essere uno degli artisti italiani più apprezzati di sempre. Dei successi musicali e della sua vita privata si sa ormai quasi tutto, ma cosa sappiamo invece delle sue passioni? Vasco ha appena confessato di essere un grande appassionato di letteratura ed ha inoltre svelato che è stato proprio un libro ad aiutarlo ad uscire da uno dei momenti più terribili della sua vita.

Il libro che ha aiutato Vasco Rossi a sconfiggere la depressione

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Vasco Rossi (Instagram)

Una ventina d’anni fa, ha raccontato il cantante, ha attraversato un periodo della sua vita piuttosto burrascoso, in cui sembrava che la depressione volesse avere la meglio su di lui. “Era un periodaccio per me, tempo di depressione, e forse è stata proprio lei, la Recherche, a salvarmi dice il cantante, riferendosi ad un’opera letteraria di fondamentale importanza quale Alla ricerca del tempo perduto, di Marcel Proust. Come mai quest’opera in particolare l’ha aiutato così tanto?

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Mi ha permesso di uscire da me, mi ha offerto una vita che era molto meglio della mia” ha raccontato Vasco Rossi. “Io ricordo solo che leggendo provavo un grande piacere. In quelle pagine c’è una potenza descrittiva che non ho mai più trovato in nessun altro scrittore” ha poi continuato. Vasco ha quindi confessato di essere un grande amante della letturatura e della filosofia, definendosi persino un “divoratore di libri“. In genere sceglie un periodo storico e poi lo studia attraverso gli autori che l’hanno raccontato. Negli anni ha approfondito anche la conoscenza dei più importanti filosofi, tra cui Kierkegaard, Schopenhauer e Kant, che è colui che l’ha colpito di più.