“Musica proibita”, non potranno più ascoltare una canzone

L’industria musicale è stata messa sotto attacco. Quello che sta accadendo ha suscitato migliaia di reazioni.

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Brutte notizie per la musica (Getty Images)

L’industria musicale è finita di nuovo nell’occhio del ciclone, per motivi che vi lasceranno sicuramente a bocca aperta. Non è la prima volta in assoluto che questo accade, ma ciò a cui stiamo assistendo nelle ultime ore certamente è destinato a lasciare un segno indelebile. Stiamo parlando di un evento che sta scuotendo l’opinione pubblica dei cinque continenti, dall’Europa, agli Stati Uniti, all’Australia sino all’ Africa ed all’Asia, scatenando le reazioni più diverse.

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D’altronde quando si parla di musica in generale si crea un ponte tra i popoli, che accomuna ad ogni latitudine le persone di ogni fascia di età e delle tradizioni più differenti. La sentenza è arrivata negli ultimi giorni, e mette a repentaglio non solo le regolari attività ma più in generale anche il processo di sviluppo culturale di un intero paese.

L’industria musicale si è fermata: ecco cosa sta accadendo e le possibili conseguenze

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Niente più musica (Pixabay)

Negli ultimi giorni è arrivato uno stop deciso alla musica. Lo ha annunciato ai colleghi del New York Times Zabihullah Mujahid, portavoce del governo talebano in Afghanistan con parole forti che fanno riflettere. «La musica è proibita nell’Islam, ma speriamo che riusciremo a persuadere la gente a rinunciare, senza dover esercitare pressioni». In seguito al blocco non ci saranno più manifestazioni musicali in pubblico, né alla radio e nemmeno le sigle nei programmi televisivi.

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Insomma, vietata qualsiasi forma di musica tranne le canzoni religiose e gli inni a Maometto, a patto che siano realizzati solo con la voce e senza l’uso di alcuno strumento aggiuntivo. musicali. Una vera e propria cancellazione dei diritti di espressività artistica di un popolo che era stata già imposta tra il 1996 ed il 2001. Il veto rischia seriamente di compromettere una certa evoluzione di pensiero ma anche l’economia del paese e le funzioni sociali, rituali e comunitarie in nome di una precisa scelta politica che mira ad aumentare il potere dei capi. Aspettiamo un po’ per capire come si evolverà la situazione.