Uno degli artisti in assoluto più osannati ed acclamati a livello mondiale è morto nelle scorse ore. Con la sua scomparsa si chiude un’epoca.
Uno dei musicisti più apprezzati e stimati del panorama rock è morto lo scorso sabato 9 aprile gettando nello sconforto milioni di fans. Per la musica è l’ennesima giornata nera.
Cantante e chitarrista di rare doti tecniche, con la sua band aveva contribuito a rivoluzionare la storia della musica, non a caso qualche tempo fa l’illustre collega Bob Geldof ha dichiarato: “Solo in tre hanno veramente cambiato il rock durante gli anni Settanta, i Sex Pistols, i Ramones e lui“. Un autorevole attestato di stima che rende l’idea di quanto i suoi dischi abbiano influenzato un’intera generazione di ammiratori ed altri artisti che ancora oggi prendono ispirazione dalle sue opere.
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Nato in Kenya da una famiglia di origini irlandesi, ha trascorso tutta l’infanzia a Belfast, sino a quando i genitori non decisero di trasferirsi in Australia. A Brisbane, nel Queensland, ha trovato terreno fertile per la sua carriera musicale, che è decollata quando ha deciso di fondare una band insieme a due ex-compagni di scuola conosciuti ai tempi al college.
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Il gruppo venne fondato nel 1973, ma ha raggiunto una grandissima popolarità solo a partire dal decennio successivo, quando il disco d’esordio “Casablanca” del 1983 ne ha proiettato la fama ai vertici delle classifiche. Da allora è stato un susseguirsi incredibile di strepitosi successi, con la pubblicazione di “What We Did In Our Holydays”, “Demons” e “Savage Entertainment”, tutti contraddistinti da sonorità che attingono dall’allora preponderante musica punk. Negli ultimi tempi però erano un po’ scomparsi dalle scene, per questo la notizia della sua morte giunge adesso come un fulmine a ciel sereno e riporta in auge un repertorio che per molto tempo ha fatto da colonna sonora alle nostre esistenze.
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Purtroppo stiamo parlando del grandissimo Chris Bailey, uno dei membri fondatori dei mitici The Saints, una delle band più creative ed avvincenti della scena rock alternativa. Aveva 65 anni, negli ultimi tempi aveva collaborato con il conterraneo Nick Cave al brano “Bring It On”. Un altro mito che ci lascia anzitempo: peccato, avrebbe potuto ancora dare molto alla musica.