Che fine ha fatto Mauro Repetto? Il mistero legato a Max Pezzali

C’è un mistero legato a Max Pezzali che non tutti ricordano ma che tanti hanno raccontato negli anni novanta. Che fine ha fatto Mauro Repetto?

Era soprannominato il biondino degli 883 ed era amatissimo dal pubblico italiano. Improvvisamente però il suo volto è scomparso e in molti si sono chiesti il perché di questo.

Max Pezzali
Max Pezzali (Ansa)

Stasera si torna a parlare della band che ha sconvolto i giovani degli anni novanta attraverso Arena Suzuki 60 70 80 e 90 che va in onda su Rai 1 in prima serata con la conduzione di Amadeus. Gli 883 furono fondati nel 1989 da Max insieme a Repetto, i due sono protagonisti dei primi grandi successi fino a quando il secondo sparisce dai radar dello spettacolo.

Nato a Genova il 26 dicembre del 1968 era considerato il bello della band anche se poi alla fine ha avuto la meglio nel successo il suo collega molto più sobrio nell’aspetto Pezzali forse proprio perché questo suo aspetto normale vedeva i giovani avere la possibilità di immedesimarsi in lui.

Le loro canzoni hanno raccontato un paese attraverso gli occhi dei giovani, riuscendo a farli immedesimare in racconti straordinari che avevano tutto per essere considerati normali, quotidiani, di tutti. Il pubblico è riuscito a impressionarsi in un periodo in cui si cercava l’avanguardia, di esagerare, di andare oltre.

Che fine ha fatto Mauro Repetto?

Ma che fine ha fatto poi Mauro Repetto? Nato a Genova, come dicevamo, abbandonò il progetto nel 1994 specificando, così dice la leggenda, a Max che aveva altro da fare. Non si ritrovava in quell’ambiente, non sapeva che strada prendere, il padre sottolineò: “Altro che Uomo Ragno, tu hai ucciso una gallina dalle uova d’oro”. Parole forti che facevano capire come era nell’aria l’errore di abbandonare.

Max Pezzali e Mauro Repetto
Max Pezzali e Mauro Repetto

Mauro decide di trasferirsi in America per cercare Brandi Quinones una modella di cui si era innamorato di colpo guardandola su una rivista. Non riuscirà a conquistarla nonostante arrivi a conoscerla. Tenterò di produrre un film dopo aver frequentato la New York Film Academy, truffato da un avvocato per la cifra di 20mila dollari.

Torna in Italia e si laurea in Lettere all’Università degli Studi di Pavia. Nel 1995 incide il disco ZuccheroFilatoNero di cui però non si ricordano in molti. Decide così di tornare all’estero. In Francia prova nuovamente la strada del cinema senza successo. Diventerà poi animatore a Disneyland Paris. Nel 2004 ha fondato la Manjaca una ditta di design con la moglie. Saranno molti quelli a sorprendersi della fine di un mito e di un talento che sembrava luminoso.