Lutto nella musica: Romano Trevisani si suicida con un colpo di pistola

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Il suicidio di Romano Trevisani il chitarrista delle star

Romano Trevisani, il chitarrista delle star, si è suicidato ieri, 7 maggio con un colpo di pistola. Una notizia strana, sconvolgente soprattutto per tutti coloro che hanno collaborato con il chitarrista negli anni, come Gianna Nannini, Vasco Rossi, gli Stadio e Loredana Bertè.

Romano Trevisani aveva 54 anni, bolognese, e ha deciso di suicidarsi. Pare che non vi siano biglietti inerenti la sua decisione, nè messaggi per poter capire cosa abbia spinto il musicista a compiere il folle gesto. Negli ultimi anni era impegnato come direttore artistico dell’evento musicale “Hey Joe”.

Romano Trevisani: la dinamica del suicidio

La dinamica del suicidio è molto chiara alla polizia e alle forze dell’ordine che non hanno dubbi sulla causa del decesso, assolutamente volontaria. Trevisani era nella sua auto e ha usato una scacciacani modificata per esplodere il colpo alla tempia. Lo sparo però non lo ha ucciso subito. Sul posto vi erano dei passanti che hanno immediatamente chiamato le forze dell’ordine e un’ambulanza. Una volta sul posto i soccorritori hanno provato a mantenere stabili i parametri vitali dell’uomo. La corsa in ospedale è stata però inutile e l’uomo è morto non appena arrivato al Pronto Soccorso. Non si sa se Trevisani abbia lasciato dei biglietti.

Romano Trevisani: il cordoglio delle star

Romano Trevisani era il chitarrista delle star e, fra tutte, Gianna Nannini lo ha voluto ricordare con un messaggio su Facebook:

“E’ morto un grande chitarrista Romano Trevisani, che ha fatto i miei tour europei importanti a cominciare dal famoso RockPalst di Essen.
Questo e’ quello che gli voglio dire anche se era tanto che non ci sentivamo:
‘Hey Romano, mi hai colto alla sprovvista come uno dei colpi della tua chitarra al Tempodrom di Berlino.
Ho sempre parlato e raccontato aneddoti di te che, oltre alla chitarra, sapevi essere amico come pochi.
Mi addolora pensare che nella tua vita adesso non potevi trovare piu’ senso. Troppo vero troppo istintivo troppo unico nel modo di essere senza limiti. Le tue chitarre, soprattutto America e Primadonna, rimarranno sempre con me nei miei spettacoli nei dischi perche’ quello che dai alla musica e’ eterno. Ti rimando i brividi che mi hai dato e anche quelli di oggi perche’ ti ho sempre voluto bene.’
Aldila’ di tutto si suona sempre, ti abbraccio nel volo.
Gianna