La musica potrebbe trasformarsi in un aiuto nuovo e inaspettato per chi soffre di epilessia.
Come scrive Simone Valesini su Galileo: “Una ricerca della Ohio State University sembra infatti dimostrare che il cervello di questi pazienti reagisce in modo particolare all’ascolto di melodie e brani musicali, e tende a sincronizzare il proprio funzionamento al loro ritmo. La scoperta, presentata nel corso del convegno annuale della American Psychological Association, potrebbe essere usata per sviluppare nuove terapie con cui diminuire il rischio di attacchi epilettici”.
Pare infatti che nell’80% dei pazienti il focolaio da cui partono gli attacchi epilettici coincida con il lobo temporale del cervello dove si trova la corteccia uditiva. Così, sempre secondo quanto si legge su Galileo: “Nel corso di due anni hanno quindi analizzato il cervello di 21 pazienti epilettici utilizzando un elettroencefalogramma, comparando l’ampiezza delle onde cerebrali presenti durante l’ascolto di un brano musicale a presenti in caso di silenzio. I risultati hanno dimostrato che gli epilettici presentano un’attività cerebrale molto maggiore in presenza della musica, e più interessante, le onde cerebrali del loro cervello tendono a sincronizzarsi con il ritmo della canzone ascoltata”.
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