Giovanni Calza, già autore di Jukebox per Santelli Editore, ha pubblicato La Calzetta dello Sport facendo gioco anche col suo cognome e sottotitolandolo La Coppa dei Calcioni. L’abbiamo intervistato.
Durante la stesura del libro ha trovato nella musica uno spunto di ispirazione?
La musica mi accompagna quotidianamente. Al tempo della stesura del testo del libro ricordo che mi piacevano i Bronsky beat, Randy Crawford, Pink Floyd. The dark side of the moon.
Se dovesse scegliere tre canzoni da abbinare al suo libro cosa sceglierebbe?
Voglio girare il mondo dei Girasoli, Tintarella di Luna di Mina, e Un Giorno dopo l’altro di Luigi Tenco.
Che musica ascolta Giovanni Calza?
Ascolto le canzoni rimaste impigliate, quelle che non hanno avuto successo, oppure quelle che pur avendo avuto successo negli anni passati, ora rischiano l’oblio: i Lato B. Come ad esempio Il cielo di Lucio dalla, Ho veduto dei New Trolls, E La chiamano estate di Bruno Martino, Uomo cantata da Mina e tante altre. Ho scritto un libro a tal proposito. Ma ne parlerò in un’altra occasione.
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