J-Ax senza freni: tra rock’n’roll, marijuana e il mondo della discografia

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Ma se fate aprire un coffee shop in Molise chi cazzo va a ghiacciarsi il culo in Olanda?!“. Non ha troppi peli sulla lunga lo “zio” d’Italia, J-Ax che si è raccontato in una lunga intervista a Barolo, in occasione di “Collisioni” il Festival Agri-Rock dell’estate. Gli argomenti trattati sono stati tanti, tra la sua infanzia, il modo di approcciare alla musica, alla televisione e, infine, anche al mondo della marijuana.

Per me i primi dischi che spaccavano e che ascoltavo in continuazione furono i Beastie Boys, musica povera fatta da gente povera per elevarsi… e così ho trovato la similitudine tra il rock, il rap è il cantautorato. Sono cresciuto con i “Doors” e non si può negare questo perchè tutti proveniamo da quella radice“.

Il discorso poi si sposta sulla discografia e sul mondo dell’industria musicale. “La discografia non ha soldi, io e Fedez al posto di metterli via abbiamo reinvestito nella discografia con Newtopia. Questo è il più bel disco che ho fatto non ascolto nemmeno più le critiche poi oh raga, ho anche beccato la hit dell’estate!“.

“E’ facile odiare gli imprenditori – ha dichiarato J.Ax parlando della società italiana odierna – Ma non sono tutti magnaccioni, magari sono quelli che non hanno famiglia loro ma hanno a carico quattro famiglie di dipendenti, i giovani d’oggi non devono vergognarsi dei soldi che guadagnano li devono sbattere in faccia a chi fa il parassita”.

Ciò che mi ha reso così è il rock’n’roll perché è immortale. Io ascolto quello che mi piace, me no fotto di quello che dicono gli altri. Nella vita – aggiunge poi il cantante parlando della marijuana – Non bisognerebbe iniziare mai ad abusare di niente se non della musica, del volume, degli amici e del pensiero critico. Ma perchè devo dare soldi al racket per fumare?  Ma se fate aprire un coffee shop in Molise chi cazzo va a ghiacciarsi il culo in Olanda?!”.