Caparezza è un artista molto amato in Italia che ci ha regalato pezzi di estrema bravura. Da tempo però è affetto da una malattia che lo tormenta.
Michele Salvemini, questo il suo nome di battesimo, è nato a Molfetta il 9 ottobre del 1973. Dal 1995 a oggi ha pubblicato 13 album di cui 8 studio, 2 come Mikimix, 2 live e 1 raccolta. Ha stravolto il mondo della musica grazie al suo rap cantato che ha differito in maniera inequivocabile un po’ da tutti gli altri tipi di contesti già presenti. Questo gli ha permesso una crescita che l’ha portato a conquistare un po’ tutti i palcoscenici italiani.
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La passione per la musica gliel’ha tramandata il padre Giovanni, operaio che però suonava in un gruppo musicale. Caparezza iniziò a cantare quando era già bambino per poi essere distolto dalla situazione studiando ragioneria. Inizialmente però voleva fare il fumettista, dopo il diploma si occupò di pubblicità. Arrivò ben presto la chiamata all’Accademia di comunicazione di Milano con una borsa di studio, ma abbandonò quel percorso per riuscire a trovare il suo vero salto di qualità nella musica. Ma ora passiamo a parlare della sua malattia.
La malattia di Caparezza
A raccontare il problema è stato Caparezza stesso come riportato da La Stampa: “L’acufene è un fischio continuo alle orecchie e doloroso per chi ne soffre ma ancora più problematico per un musicista. Mi ha ammazzato. Ho cercato di curarmi in ogni modo, ma il succo è che me lo devo tenere”. Nonostante questo lo straordinario cantante è riuscito a combattere il suo problema con l’ironia e questo non è riuscito a intaccare la sua splendida carriera.
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Noto anche come tinnito l’acufene è un disturbo uditivo caratterizzato da rumori che l’orecchio percepisce come decisamente fastidiosi a tal punto di vedere la sua vita influenzata dagli stessi.Non si può parlare di una malattia, ma di una condizione che possa derivare da diversissime cause. Tra queste si può parlare anche di danni neurologici oltre a infezioni dell’orecchio o anche stress emotivo. In alcuni casi è cronico ed è quasi impossibile curarlo.