Amici 21, il difficile passato dell’allievo: “Dormivamo in macchina”

Il giovane e talentuoso allievo di Amici 21 ha confessato ai suoi compagni i sacrifici fatti in passato da lui e dalla sua famiglia: il racconto è molto toccante.

I giovani talenti di Amici si stanno conoscendo sempre più all’interno della casetta e tra una sfida e l’altra e una lezione e l’altra trovano talvolta anche il tempo di raccontarsi e condividere le proprie esperienze di vita. Nelle scorse puntate del day time a svelare qualcosa del suo passato è stato il ballerino Dario, il 17enne talento del team di Veronica Peparini. Il ragazzo era in cucina intento a prepararsi il pranzo quando, raccontando dell’ultima lezione svolta con il professionista Andreas, si è aperto sul suo passato.

Dario ha iniziato parlando della sua amata nonna, la quale è venuta a mancare qualche tempo fa. “Il sogno di mia nonna era quello di vedermi qua ad Amici però poi si distrugge tutto perchè lei non c’è più“. Dario ricorda, evidentemente emozionato, i momenti in cui la nonna in passato lo incoraggiava dicendogli: “Tu un giorno sarai la” e adesso che finalmente è successo, lui non può non pensare al fatto che lei non l’abbia mai visto.

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Amici 21, il racconto dell’allievo Dario sul suo passato

A credere nel talento e nelle potenzialità artistiche del giovane Dario è stata la coreografa e ballerina Veronica Peparini, che attraverso una sfida ha fatto sì che il ragazzo realizzasse finalmente il suo sogno di studiare all’interno della scuola di Amici. Dario ha raccontato che in passato i suoi genitori hanno fatto enormi sacrifici affinché lui potesse studiare nel migliore dei modi, arrivando anche a prendere delle decisioni molto coraggiose. “Io ballo da quando avevo 6 anni, papà ci ha messo il tempo e i soldi”.

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“Papà mi portava a Roma per un’ora e mezza di lezione” ha raccontato a Nicol, “con la macchina. Dodici ore di viaggio per una lezione di un’ora e mezza“. Il fratello rimaneva a casa insieme al nonno mentre Dario, la mamma e il papà partivano alla volta di Roma. Rimanere in albergo era dispendioso e così i genitori del ragazzo optavano per un’altra soluzione, affinchè lui potesse partecipare a più lezioni possibili. “Per anni sono andato a Roma, facevo delle settimane di studio” ha svelato Dario, “e io, mamma e papà andavamo poi in Autogrill, a dormire in macchina“.