X Factor, Morgan su Manuel Agnelli: “É disinformato” | La polemica

Scoppia la polemica per le ultime dichiarazioni di Morgan nei confronti del giudice di X Factor Manuel Agnelli: la replica social del cantante.

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Morgan risponde alle parole di Manuel Agnelli (Getty images)

C’è aria di tensione tra il leader dei Bluvertigo Morgan e il cantante Manuel Agnelli, giudice del talent show di Sky X Factor. Durante l‘ultima puntata del programma, andata in onda lo scorso giovedì su Sky Uno in prima serata, si è presentata alle audition una band chiamata Lamette che ha deciso di portare come canzone il brano La crisi dei Bluvertigo.

Giudicando l’esibizione del gruppo, Manuel Agnelli ha quindi ricordato un episodio del passato che riguarda proprio il cantante Morgan. Manuel ha infatti raccontato ai suoi colleghi giudici della “competizione positiva” e della “sana competizione sportiva e positiva” che in passato c’è stata tra il gruppo di Morgan e gli Afterhours, band di Agnelli. Giudicando poi i ragazzi sul palco, si è detto abbastanza convinto della loro esibizione, parere condiviso anche da Emma. Ecco che però dopo la puntata, arriva la replica social di Morgan.

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X Factor, Morgan replica alle parole di Manuel Agnelli

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Manuel Agnelli (Getty images)

Dopo la messa in onda della puntata, Morgan ha condiviso sul suo profilo Instagram l’esibizione del gruppo che ha deciso di portare la sua canzone La crisi alle audition di X Factor. Nel commentare quanto accaduto, ha poi fatto riferimento a Manuel Agnelli, rispondendo anche all’aneddoto raccontato in puntata dal cantante. “Manuel Agnelli mi pare in stato confusionale e disinformato, cioè finge ma non sa quel che dice” ha scritto Morgan sui social.

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Nel post Morgan esprime il suo “sì” per come i ragazzi hanno interpretato il suo pezzo, pezzo che è stato ispirato “da Lennon e Velvet Underground“, come lui stesso scrive. “Di anni Ottanta non ci vedo proprio nulla” continua Morgan, riferendosi al commento espresso invece da Manuel Agnelli. “Invece Mika da’ un giudizio molto interessante perché autentico e frutto di una sua precisa idea della musica” conclude, “che non è a compartimenti stagni come quella del collega“.