Sanremo 2025: quanto guadagna la società che gestisce il Teatro Ariston? Tutte le cifre

Il Festival di Sanremo non è solo una vetrina per la musica italiana ma un vero e proprio motore economico per la città di Sanremo e per il Teatro Ariston.

Il palco dell’Ariston è pronto a riaccendere i riflettori del Festival di Sanremo, giunto ormai alla sua 75a edizione. Come tutti gli anni, a febbraio, il Teatro Ariston attira appassionati di musica e curiosi pronti a instagrammare vip e artisti emergenti, trasformando la nota località turistica della Riviera dei fiori in un epicentro di musica, glamour e gossip. Un giro d’affari da oltre 200 milioni di euro complessivi, con un impatto diretto sulla città e sul territorio di 16 milioni circa, tra ristoranti, shopping, alloggi e appunto affitto dell’Ariston.

sanremo 2025: quanto guadagna il teatro ariston
Sanremo 2025: quanto guadagna il Teatro Ariston (Fonte Instagram @aristonsanremo) – Chemusica.it

Ma quanto fattura l’Ariston? Il sito Money ha analizzato tutti i dati della società dietro il teatro di Sanremo per capire l’impatto del Festival sul bilancio annuale. Secondo l’ultimo bilancio depositato, relativo al 2023, il fatturato dell’Ariston è di circa 5,3 milioni di euro. Il giro di affari di un cinema-teatro varia in base a diversi fattori, tra cui la posizione geografica, la dimensione della struttura, il numero di sale e di posti a sedere.

Sanremo 2025: ecco quanto guadagna il Teatro Ariston

In base a questi parametri, il fatturato annuo oscilla tra i 500.000 euro e i 2 milioni di euro, ma può raggiungere i 5 milioni di euro per strutture situate in grandi città o in centri commerciali ad alta affluenza. Il fatturato dell’Ariston risulta dunque eccezionale, se paragonato a quello di aziende simili. La redditività risulta invece essere nella media di settore (10%-20%). Nello stesso anno, infatti, l’utile si è attestato a 583.519 euro, in crescita del 6% rispetto a 550.456 euro dell’anno precedente, con un margine di redditività del 10,8%.

Durante il Festival di Sanremo, l’Ariston fattura oltre 1 milione di euro dalla vendita dei biglietti per le cinque serate dell’evento musicale. Questi soldi, tuttavia, non confluiscono nel bilancio dell’Ariston, ma entrano nelle casse della Rai che gestisce la produzione dell’evento delegando il comune di Sanremo per l’organizzazione pratica della kermesse. Ogni anno la Rai versa infatti 5 milioni di euro al Comune ligure per coprire i costi operativi. Dunque Ariston riceve dal comune e non dalla Rai il pagamento dell’affitto di 1,6 milioni di euro.

Con l’edizione 2025 potrebbe concludersi il sodalizio tra la Rai e il comune di Sanremo. Dopo la sentenza del Tar della Liguria dello scorso dicembre, infatti, il comune di Sanremo dovrà indire una gara pubblica aperta anche ad altri operatori televisivi per la gestione dell’edizione del Festival 2026. Il Teatro Ariston di Sanremo appartiene alla Fondazione Teatro Ariston, un ente privato che gestisce l’intero complesso, di proprietà della famiglia Vacchino. Fondato nel 1953 sul terreno di un cinema all’aperto, il teatro è stato ristrutturato e ampliato più volte nel corso degli anni, diventando il simbolo della città e uno dei luoghi più noti d’Italia grazie al Festival di Sanremo. La Fondazione è responsabile della sua amministrazione, della pianificazione degli eventi e della manutenzione dell’edificio.

Nonostante nel corso degli anni abbia ospitato numerosi eventi di prestigio, oltre al Festival della Canzone Italiana, come concerti, spettacoli teatrali e manifestazioni culturali, di recente sono state sollevate molte polemiche sulla sicurezza e adeguatezza della struttura.

Ogni anno la Rai riceve 20.000 richieste di biglietti per l’edizione del Festival, che non può soddisfare a causa della capienza limitata del teatro di 1.960 posti. Anche il pubblico ha espresso problemi legati al confort, segnalando la presenza di poltrone scomode e strutture obsolete, con un aspetto generale trascurato. Questo testimonia la necessità di una ristrutturazione completa, che comporterebbe un investimento ben superiore ai 3,3 milioni di euro annui di costi operativi contabilizzati in bilancio.

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