Quattro chiacchiere con Ricky Portera: “Bisogna mettersi sempre in gioco”

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Ricky Portera è stato ospite a Sanremo alcuni giorni fa al Pico De Gallo, nell’ambito del Summer Music Show e i colleghi di Punto Sanremo lo hanno intervistato.

Questa sera noi abbiamo portato la storia della musica che ci ha educato. Oggi, purtroppo, manca l’educazione alla musica e noi abbiamo la responsabilità di insegnare che esiste un altro tipo di musica rispetto a quella “main stream”.

Ho molti ricordi meravigliosi legati a Sanremo. Credo che vi sia un po’ di mancanza di calore da parte delle gente nel backstage. Sanremo è magia, io quest’anno mi sono commosso: ho partecipato nella serata delle cover e ho portato un brano di Lucio Dalla. L’emozione è stata forte. La magia, in ogni caso, è anche dopo, quando esci dall’Ariston e vai a cena in riva al mare. Io non so se i giovani la possono sentire, ma c’è sempre veramente qualcosa di meraviglioso.

Oggi c’è il problema del voler imitare a tutti i costi. Una gran parte dei nuovi artisti canta in inglese, questo non lo apprezzo. I gruppi inglesi non cantano in italiano, perchè noi lo dobbiamo fare? Mancano i poeti? Eppure di cose da dire ne abbiamo tante, siamo un popolo con una fantasia immensa. Il cosiglio che darei? Essere se stessi e avere anche una coscienza politica, sociale e mettersi in gioco in quel senso. Se no non diciamo niente.

Ho un grande difetto, non ho mai avuto progetti. Fare un progetto oggi che non sappiamo nemmeno se arriviamo a domani? E’ da illusi in un momento storico come questo.

Chi è Ricky Portera (fonte Wikipedia)

Il primo approccio di Ricky Portera con il panorama musicale risale al luglio 1969, quando entra a far parte dei Club72, gruppo nato alcuni anni prima a Castelfranco Emilia del quale fanno parte Danilo Bastoni (tastiere), Augusto Menozzi (voce), Renato Tabarroni (percussioni), Gianni Suzzi (basso), Gabriele Mattioli (sax tenore e baritono), Dino Melotti (sax tenore) e Portera (chitarra solista). È fondatore con Gaetano Curreri degli Stadio, coi quali si è cimentato anche in vesti di cantante nei brani Un fiore per Hal (presente nel primo album del gruppo e nella colonna sonora di Borotalco) e La mattina (presente nel Q disc Chiedi chi erano i Beatles). Storico collaboratore di Lucio Dalla, è stato anche chitarrista di Ron e altri autori italiani come Eugenio Finardi e Loredana Bertè.

Lucio Dalla ha scritto e dedicato a Portera il brano Grande figlio di puttana, che divenne, nel 1982, il primo grande successo degli Stadio. Ha scritto per Vasco Rossi Una nuova canzone per lei (1985). Uscito dagli Stadio ha continuato la carriera di session man collaborando con Nek, Samuele Bersani, Massimo Bozzi, Robert & Cara (prodotti da Dalla). Ha partecipato al Festival di Sanremo nel 1996 al fianco di Paola Turci per il brano Volo così e nel 2006 con Anna Tatangelo per il brano Essere una donna. Nel 1990 realizza il suo primo album da solista omonimo. Al disco collaborano il sassofonista James Thompson e Giovanni Pezzoli degli Stadio.

Nel 1996 torna a lavorare con Dalla in studio e dal vivo, dopo quasi dieci anni di distacco. Nel 2007 esce il secondo album solista, Ci sono cose, nel quale riprende anche il classico degli Stadio Canzoni alla radio, scritta nel 1986 insieme a Luca Carboni. Per l’occasione ricompone il nucleo originale degli Stadio, Giovanni Pezzoli alla batteria, Marco Nanni al basso e Gaetano Curreri. Lo stesso anno riceve la cittadinanza onoraria di Mistretta, in provincia di Messina, paese di origine del padre. Su iniziativa di una associazione giovanile locale, è stata inaugurata una scuola di chitarra per principianti e non, tenuta dallo stesso artista.

Ha svolto insieme al gruppo Custodie Cautelari un tour con sei chitarristi italiani; da questa esperienza è nato anche un CD live dal titolo La notte delle chitarre. Nell’aprile del 2010 ha partecipato come solista all’album Piano Car del compositore minimalista Stefano Ianne, insieme a Trilok Gurtu e a Nick Beggs dei Kajagoogoo. Ha poi affiancato Ianne nel tour di promozione dell’album. Sempre nel 2010 ha fatto parte del GIG (Genuine Italian Guitars) assieme a Luca Colombo, Maurizio Vercon e Peppe Scarciglia. Nel 2014 esce il cd “Fottili” (produzione discografica di Beppe Aleo per Videoradio) che vanta ospiti importanti quali Gaetano Curreri, Pino Scotto, PierDavide Carone, Luca Madonia ed altri.