Uno dei personaggi simbolo della storia del rock se ne è andato proprio il 18 marzo. Da quel giorno tutto è cambiato.
Uno dei cantanti senza esagerazione più amati di tutti i tempi è morto il 18 marzo. Aveva contribuito a cambiare i canoni tradizionali del rock ‘n’ roll, senza di lui niente sarà più come prima.
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Una carriera lunghissima nella quale si è segnalato come uno dei personaggi più innovativi e talentuosi di sempre. Si è avvicinato alla musica sin da giovane. Eppure non ha avuto un’infanzia affatto facile, dal momento che ha dovuto trascorrere parecchio tempo in riformatorio a causa di numerosi guai con la giustizia.
Il suo nome però è considerato all’unanimità come uno dei più influenti di ogni epoca. Non a casa l’autorevole rivista specializzata Rolling Stone lo ha eletto addirittura quinto miglior artista di tutti i tempi. E’ stato un vero pioniere del settore, dato che fu il primo a comporre canzoni basate sull’uso della chitarra. La svolta è arrivata quando ha deciso di lanciare sul mercato il brano “Maybellene”, che lo ha subito consacrato come uno dei musicisti di maggior prestigio a livello internazionale. E’ stata però un’altra canzone ad accrescere a dismisura la sua fama, una di quelle che ancora oggi ascoltiamo praticamente ovunque. Chi di noi infatti non ha cantato almeno una volta nella vita la leggendaria “Johnny Be Good”?
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Purtroppo stiamo parlando del grandissimo Chuck Berry, morto proprio il 18 marzo del 2017 all’età di novantuno anni. Oggi ricorre il quinto anniversario da quel triste giorno, ed il primo pensiero di chiunque ami la musica in questa data non può che andare a lui. Lascia in eredità un patrimonio artistico di eccelso valore ed il ricordo di un genio smisurato spesso paragonato ad altre leggende come Elvis Presley o Little Richard. Troppo spesso però si è lasciato soffocare da un carattere non facile.