Pensavamo fosse morto alcuni anni fa, numerosi testimoni però suggeriscono che le cose su Michael Jackson stanno diversamente.
Quando nel giugno del 2009 si era diffusa la notizia della sua morte, il mondo della musica aveva subito in assoluto probabilmente il suo trauma più grande. La scomparsa del Re del Pop difatti aveva lasciato col fiato sospeso centinaia di milioni di fan, d’altronde con circa un miliardo di copie tra album e singoli venduti è stato inserito nel Guinness dei Primati come artista di maggior successo commerciale di tutti i tempi.
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Aveva cominciato a cantare da piccolo insieme ai suoi fratelli, prima di affermarsi come solista, ballerino, compositore e coreografo a trecentosessanta gradi: basti pensare che un suo solo album nel 1982 aveva superato i 100 milioni di copie per spiegarsi i perché di un successo planetario.
Il mito è ancora vivo: alcuni nuovi indizi sembrano dimostrarlo
Autore anche di numerosi progetti benefici, era talmente amato che il giorno della sua scomparsa nessuno ci voleva credere: numerosi testimoni presenti al funerale sostengono che tra i presenti si aggirasse una donna con una vistosa parrucca bionda, ai margini della cui attaccatura però si intravedevano chiaramente lineamenti molto scuri simili a quelli di Michael Jackson, che invece in quel momento avrebbe dovuto giacere all’interno della bara.
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Inoltre la bara stessa non è mai stata aperta durante la camera ardente, anche perché durante il trasporto in elicottero il corpo del cantante, coperto da un telo, continuava misteriosamente a muoversi. E così, camuffato sotto finte vesti questa autentica leggenda della musica forse è ancora viva, e come aveva già scritto su un diario personale in realtà avrebbe solo inscenato la morte per liberarsi dei fan ossessionati e del caos mediatico creatosi intorno alla sua persona, che oramai lo stava letteralmente soffocando. Noi incrociamo le dita e speriamo che sia vero anche se sembra la solita voce per fare notizia.