Manuale di sopravvivenza al matrimonio, Valentina Paolini Esclusiva “Musica da nozze”

La wedding planner Valentina Paolini ha scritto per Santelli Editore, con ironia e competenza, Manuale di sopravvivenza al matrimonio.

Manuale di sopravvivenza al matrimonio
Manuale di sopravvivenza al matrimonio

Abbiamo avuto la possibilità di intervistarla sotto il punto di vista della musica che è un elemento fondante anche per quanto riguarda le nozze.

Il tuo libro si occupa di Matrimoni, ma nella preparazione di questi quanto è importante la musica?

La musica in un matrimonio è importantissima. Non posso immaginare un matrimonio senza una colonna sonora, sarebbe “noioso”. La musica accompagna l’evento, gli dà un’anima e ci consente anche di scandire perfettamente i vari momenti: come la solennità della celebrazione o la gioia della parte danzante di fine evento. È molto importante scegliere con cura tutti i brani che si andranno ad ascoltare creando un fil rouge che sia in linea con l’andamento dell’evento. Non si può passare da un momento super romantico, come può essere il primo ballo degli sposi, a “Disco Samba” con annesso trenino sarebbe uno shock per gli invitati. La maggior parte si sentirebbe disorientata a tal punto da non capire cosa stia succedendo. Per ovviare a questo problema basta scegliere una serie di brani che accompagnano il passaggio dal momento romantico (ballo sposi, ballo padre e figlia, ballo mamma e figlio, ecc.) alla parte danzante creando così una continuità e una linearità nell’evento.

Ci sono vari momenti all’interno di un matrimonio, in base a questi cambierà anche la musica che andremo a scegliere?

Ovviamente sì! Ogni momento ha la sua colonna sonora. La parte iniziale sicuramente sarà accompagnata da melodie romantiche mentre per la parte finale troveremo musiche più festose. I brani da scegliere sono moltissimi. Si parte con la selezione dei brani che allietano la Cerimonia in Chiesa e scandiscono i vari momenti (ad esempio “Panis Angelicus” da intonare durante la comunione o il “Dolce Sentire” sull’Offertorio). Finita la solennità della celebrazione si deve poi pensare alla scelta del brano di ingresso nel luogo del ricevimento e in successione selezionare le musiche che accompagneranno il ballo degli sposi e i balli delle rispettive famiglie. Ma non è ancora finita! La musica farà da sottofondo anche al taglio della torta e, per chi vuole rendere unico e speciale questo momento, anche allo spettacolo pirotecnico. Per finire sarà necessario definire lo stile della serata danzante che si aprirà subito dopo il taglio della torta nuziale. È molto importante scegliere le musiche in base allo stile del matrimonio infatti alcuni temi vincolano proprio questa scelta come ad esempio un matrimonio “Rockabilly” dove di sicuro non ci aspettiamo di ascoltare Enya con le sue melodie celtiche ma piuttosto una “Blue Suede Shoes” che farà scatenare sposi ed invitati.

Ci racconti in base all’età degli sposi come cambia anche la scelta della musica?

L’età è una questione anagrafica ormai, troviamo coppie giovani che amano le canzoni degli anni ’70 / ’80 e coppie più mature che si apprestano a festeggiare il giorno del matrimonio con la musica Trap e le hit del momento. Possiamo dire con certezza che la musica non è vincolata dall’età degli sposi ma riflette il loro vissuto, la loro emotività e il loro stile.

Qual è la proposta più bizzarra che ti è capitata?

La proposta più bizzarra è stata quella di inserire il Karaoke durante il pranzo di nozze. Purtroppo non sono serviti i vari avvertimenti e le mie perplessità a far demordere gli sposi che ahimè si sono ritrovati con “La Corrida” in sala. Queste scelte sono sempre da ponderare bene perché non tutti amano sentir cantare a livello amatoriale e sicuramente anche il clima dell’evento ne risente. Se proprio si vuole mettere a disposizione degli ospiti un Karaoke è bene dedicarvi uno spazio ad hoc che non crei confusione in sala e che sia raggiungibile facilmente da tutti gli amanti del genere.

Che musica ascolta Valentina Paolini?

Ascolto un po’ di tutto e non ho un’identità musicale ben definita infatti nella mia playlist di Spotify troverete “Una rotonda sul mare” di Fred Bongusto e subito dopo “MILLE” di Fedez, Lauro e Orietta Berti. Amo ascoltare canzoni che mi rievocano momenti, emozioni e fanno si che la mia fantasia inizi a vagare. Molto spesso trovo ispirazione nelle canzoni, mi lascio cullare dai testi e dalle melodie per creare progetti e nuovi prodotti.