Non solo Musica, intervista a Luciano Cadoni per “Manuale delle investigazioni sulle cause di incendi e…”

Abbiamo intervistato Luciano Cadoni per la rubrica Non Solo Musica, autore del libro Manuale delle investigazioni sulle cause di incendi ed esplosioni di Santelli Editore.

SI È PARLATO MOLTO SPESSO NEGLI ULTIMI ANNI DI INCENDI DOLOSI E COLPOSI IN ITALIA, DA COSA DIPENDONO?

L’incendio doloso è quello che viene causato intenzionalmente con svariate motivazioni: per vendetta, per frodare la compagnia di assicurazione, per coprire o mascherare un’altro crimine, per problemi mentali o psichiatrici, ecc. Gli incendi non dolosi possono avere un’infinità di cause chiamate accidentali ma in alcuni casi se derivano da trascuratezze, violazioni di norme di legge o da poca attenzione possono essere appunto colposi e il perito, nella sua indagine, deve dimostrare il nesso fra evento dannoso e, ad esempio, la mancata adozione di determinate precauzioni. Gli incendi dolosi sono ovviamente più difficili da prevenire mentre molto si può fare per limitare quelli accidentali ed in particolare quelli colposi: è necessario migliorare le misure tecniche di prevenzione e la cultura della sicurezza a tutti i livelli, compresa la formazione nelle scuole a partire dai ragazzi.

CHE DIFFERENZA C’È TRA UN INCENDIO E UN’ESPLOSIONE? SEMBRA UNA COSA ABBASTANZA IMMEDIATA, MA IN REALTA’ CI SONO DELLE DIFFERENZE.

L’esplosione è parente stretto dell’incendio, in poche parole è un incendio istantaneo accompagnato da un’onda d’urto che può causare danni anche molto gravi: se non c’è l’onda d’urto abbiamo un semplice incendio. Generalmente perché si verifichi un’esplosione è necessaria la presenza di gas o vapori infiammabili o anche polveri combustibili, in determinate condizioni ambientali. Purtroppo gli incidenti più gravi sono quelli causati appunto da gas o vapori infiammabili, come ad esempio il metano, il GPL, i vapori di benzina ecc. Anche in questo campo è molto importante la prevenzione e di conseguenza la formazione sia nelle aziende che nei luoghi di vita.

QUALE È IL METODO DI ANALISI CHE SI DEVE SEGUIRE PER ANALIZZARE LE CAUSE DI INCENDI ED ESPLOSIONI?

Il metodo generale, riconosciuto a livello universale, è il metodo scientifico, cioè quel procedimento che partendo da una serie di dati di partenza arriva a formulare una serie di ipotesi fra le quali poi individuare quella più probabile, che dovrà poi essere validata attraverso una serie di verifiche. Tale impostazione tuttavia deve essere riempita di contenuti che derivano per la maggior parte dall’esperienza pratica dell’investigatore, oltre che dalle sue competenze teoriche. Personalmente ho sperimentato un metodo, peraltro condiviso dalla maggior parte dei professionisti del settore, che partendo dalla ricostruzione dell’evento, attraverso la raccolta dei dati, i residui di combustione, l’esame dello stato dei luoghi, ecc., arriva fino alla ricostruzione di quanto accaduto in accordo con lo scenario e con tutti i dati e le testimonianze disponibili, per comprendere anche le eventuali responsabilità in termini di eventuale dolo o colpa. In mezzo a questo lungo percorso possiamo utilizzare diversi strumenti di indagine, compresa la semiotica degli incendi, l’ingegneria della sicurezza antincendio, gli esami di laboratorio, ecc., strumenti che richiedono una preparazione approfondita e interdisciplinare dell’investigatore. La base dell’indagine, in ogni caso, deve essere la conoscenza della chimica e della fisica dell’incendio, per comprendere al meglio i fenomeni sui quali dobbiamo indagare.

COME MAI LA SCELTA È STATA QUELLA DI RIVOLGERSI A UN PUBBLICO NON SPECIALIZZATO?

In commercio oltre alle pubblicazioni in lingua inglese, peraltro fondamentali per coloro che si occupano della materia, sono presenti alcuni lavori, pochi a dire il vero, che si rivolgono principalmente a coloro che già conoscono la materia. Io ho sentito l’esigenza di condividere con un pubblico vasto quanto ho imparato in tanti anni di lavoro nei Vigili del Fuoco e nella pratica forense, e ciò al fine di migliorare la conoscenza di un fenomeno così complesso come quello degli incendi: sono infatti convinto che la conoscenza dei rischi porta ad aumentare le condizioni di sicurezza non solo nelle attività lavorative ma anche nelle nostre case dove, purtroppo, si verificano ogni anno centinaia di incendi ed esplosioni con un numero impressionante di vittime. Il manuale è quindi indirizzato non solo ai professionisti della materia ma anche a quanti si occupano di sicurezza per svariati motivi ed a coloro che sono semplicemente curiosi e vogliono conoscere meglio questi fenomeni. Per questo motivo il linguaggio è semplice ed immediato, anche se rigoroso, e le numerose figure aiutano a visualizzare e comprendere meglio i concetti esposti.

STA LAVORANDO A QUALCOSA DI NUOVO?

In questo momento sto già preparando una seconda edizione aggiornata e ampliata del manuale: tali opere, infatti, richiedono un continuo aggiornamento e un continuo confronto con altri professionisti, ciò mi stimola a migliorare ed integrare il lavoro finora svolto.