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L’incredibile passato di Raf: chi lo avrebbe mai detto?

Il cantautore pugliese Raf ha alle spalle un passato incredibile, che oggi sta tornando lentamente a galla. Ecco cosa abbiamo scoperto.

Raf (Instagram)

Il cantautore pugliese Raffaele Riefoli, in arte Raf, è sicuramente uno dei musicisti più apprezzati del panorama italiano, ma ha un passato oscuro alle spalle. Nato nel 1959 a Margherita di Savoia, nella provincia di Andria, ha composto decine di canzoni romantiche ed altre decisamente più energiche che hanno fatto sognare generazioni di ammiratori.

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La sua brillante carriera è decollata a metà degli anni Ottanta. Ancora cantava in inglese ed ammaliava una platea di teenager con il brano “Self Control”. Fu uno dei maggiori successi nelle hit-parade di quegli anni ed è rimasto ancora oggi tra i suoi cavalli di battaglia. Tra le altri tormentoni ricordiamo anche  “Ti Pretendo”, “Cosa Resterà Degli Anni Ottanta” e “Il Battito Animale”.

Il passato di Raf racconta qualcosa di inaspettato: ecco cosa si nasconde dietro al successo del cantautore

Raf e la moglie Gabriella Labate (Instagram)

Non tutti sono a conoscenza del reale modo in cui in passato sia cominciata la carriera musicale di Raf. Nel corso degli anni ha stravolto completamente il suo look passando dai capelli lunghi ad un taglio più corto e rasato. Allo stesso modo il suo stile compositivo ha conosciuto un cambiamento enorme, dato che prima di approdare definitivamente alla musica leggera aveva esordito su palcoscenici di taglio decisamente più rock.

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Agli esordi infatti faceva parte di una band dalle sonorità maggiormente orientate verso il punk, i Cafè Caracas, nella quale militava anche un giovanissimo Ghigo Renzulli, lo storico chitarrista dei Litfiba che ancora oggi possiamo trovare al fianco di Piero Pelù. Quell’esperimento durò poco e lascia in eredità un solo 45 giri dove si può ritrovare incisa pure una curiosa cover di “Tintarella Di Luna” di Mina. Oggi è solo materiale per collezionisti, per Raf però ha rappresentato un ottimo trampolino di lancio ed un modo davvero non banale di farsi conoscere.

 

Giuseppe D'Amato

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