La tragica morte del 22enne figlio di un cantante italiano | Un dolore lungo anni

Purtroppo la musica è anche palcoscenico di drammi veri e propri ed è così che un grande artista ha dovuto subire la morte del figlio appena 22enne.

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La storia è quella del grandissimo Franco Gatti, voce dei Ricchi e Poveri che ha perso suo figlio Alessio nel 2013. Un lutto talmente doloroso che ha costretto il cantante ad abbandonare il mondo della musica. Sono stati momenti molto complessi anche per le brutte voci che gente senza cuore ha messo in scena. Si è parlato infatti di un ragazzo deceduto a causa di abuso di droga e alcol secondo alcuni. Proprio in merito è intervenuto il padre.

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Questi è stato sempre molto attento sulla vita del figlio: “Gli ho sempre inculcato la paura delle droghe. Voglio sperare che sia morto per cause naturali e non per la droga”. Si mormora anche della possibilità di uno stato depressivo o di un disequilibrio psichico cosa che in realtà non è mai stata comprovata. Probabilmente di fronte a questa situazione la cosa più importante dovrebbe essere quella di rispettare chi soffre senza inventarsi niente e senza commentare situazioni in maniera superflua e molto dolorosa.

La morte del figlio di Franco Gatti

Ricchi e Poveri
Ricchi e Poveri (Getty Images)

A Franco Gatti va tutto il nostro affetto, perché questi sicuramente ha vissuto un dramma che lo accompagnerà per il resto dei suoi giorni. Un dolore difficile, anzi impossibile, da accettare per un uomo che ha più e più volte dimostrato di essere molto sensibile e in grado di dare sempre il buon esempio. Proprio per questo non è giusto andare a cercare di capire da vicino cosa è accaduto al ragazzo nel rispetto assoluto della sua vita e di quello che purtroppo è accaduto.

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Perché quando muore un 22enne in qualsiasi modo questo sia accaduto è una tragedia, un dolore impossibile da accettare. Franco ha dimostrato di avere una grandissima dignità senza mai andare a inveire contro chi raccontava questa storia in maniera anche un po’ sgradevole. A lui ci stringiamo ormai a quasi dieci anni da una tragedia che non dimenticheremo mai.