Ne parliamo sempre, è ormai sinonimo di un genere musicale, ma non lo è. Stiamo parlando della musica indie. La definizione di musica indie non è legata al tipo di suono prodotto dalla band, ma piuttosto dall’atteggiamento di produzione “fai-da-te”.
La band indie infatti sono “indipendenti”, ossia non sono legate alle major, le case discografiche più importanti (di solito Warner, Universal, Sony e Emi). Ma si può andare anche più a fondo di questa semplice descrizione parlando di etichette discografiche puriste ossia veramente indipendenti portate avanti da poche persone.
Secondo i sociologi Peterson e Berger sostengono che nel 1975 le etichette indipendenti hanno rappresentato il motore dell’innovazione musicale. Altri ancora sostengono invece che le etichette indipendenti lavorano in ambienti underground alla ricerca di nuovi talenti che poi le major diffonderebbero veros un pubblico più vasto.
Musica Indie significa anche una sorta di corrente filosofica perchè gli artisti indie si concentrano maggiormente sulla loro espressione artistica piuttosto che dei gusti e delle scelte delle major. Una sensibilità “egocentrica”, in senso buono, che nasce dal punk con sonorità lo-fi ossia, leggermente sporche e imperfette.
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