Condannato a morte per una canzone | Una terribile realtà

Vi raccontiamo una terribile realtà quella di un giovane ragazzo condannato a morte per una canzone. Una storia che ha fatto tremare il mondo intero.

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La storia è quella di Yahaya Aminu-Sharif che fu condannato all’impiccagione da un tribunale islamico nell’agosto del 2020. Il 22enne era giudicato colpevole per una canzone considerata blasfema. Il cantante di Kano, uno Stato, fu ritenuto colpevole di “offesa al sentimento religioso in violazione dell’articolo 382 del codice penale della Sharia”. La storia ha commosso tantissime persone in giro per il mondo.

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Tanto che è partita una raccolta firme online per cercare di fermare una situazione da ritenersi inaccettabile. Da tutto il mondo sono arrivati consensi per cercare di annullare la decisione del tribunale considerata assolutamente disumana. Purtroppo ancora oggi nel 2021 sono diversi i paesi dove sono violati i diritti dell’uomo dove purtroppo non c’è libertà di espressione e parola e dove ci si trova costretti a rimanere di fronte a rigide decisioni altrui.

Cosa è successo a Yahaya Aminu-Sharif?

Yahaya Aminu-Sharif
Yahaya Aminu-Sharif

Yahaya Aminu-Sharif non sarà giustiziato. Per fortuna è stato disposto un nuovo processo dal giudice della corte d’appello. Il precedente processo è stato considerato viziato da irregolarità tali da violare la Costituzione della Nigeria, la Carta Africana dei diritti umani e dei popoli e infine anche la Dichiarazione universale dei diritti umani. Una scelta che ha trovato la felicità di milioni di persone sparse per il mondo che si erano appassionate a una storia tanto triste quanto delicata.

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Questa vicenda però dovrebbe aprire la strada per cambiare un mondo dove purtroppo queste cose continuano ad accadere in continuazione. Ci troviamo infatti in un mondo dove fin troppo spesso si è costretti a dover inchinare la testa di fronte a scelte che sono da considerarsi disumane e che non dovrebbero essere accettate. Dalla tranquillità di un paese civile come il nostro forse non tutti se ne rendono conto, ma in realtà la situazione rimane davvero molto particolare e piena di complicazioni.