Personaggi

Morto un mito della musica | Un 30 aprile da dimenticare

Uno dei cantanti in assoluto più acclamati e stimati a livello mondiale ci ha lasciati proprio il 30 aprile. Con la sua morte si è chiusa un’epoca.

Uno degli artisti più apprezzati e adorati del mondo della musica è morto proprio il 30 aprile gettando nella disperazione milioni di fan. Sarà impossibile dimenticarlo.

Il cantante era famosissimo in tutto il mondo (Pixabay)
Cantautore e chitarrista blues di rare qualità compositive, con la sua voce ha contrassegnato un’epoca, rivoluzionando i tradizionali schemi della canzone. Il suo curriculum parla chiaro, visto che è composto da qualcosa come più di venti album in studio oltre che da numerosissime collaborazioni con altri artisti di prestigio, il che rende l’idea di quanto i suoi lavori abbiano influenzato un’intera generazione di colleghi che ancora oggi prendono ispirazione da lui.

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Nato negli Stati Uniti a Rolling Fork, nella contea del Mississippi, il suo vero nome è McKinley Morganfield, a molti di voi però sicuramente non dirà nulla poiché è diventato celeberrimo con il suo soprannome, che gli diede la nonna per il suo vizio di rotolarsi nel fango proprio sulle rive del fiume Mississippi dove era abituato a giocare sin da bambino. Il suo amore per la musica nacque presto, grazie ad un’armonica ed una chitarra ricevute in regalo che divennero ben presto le sue fedeli compagne di vita.

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Il meglio di sé lo ha dato quando, dopo la gavetta, ha deciso di trasferirsi a Chicago. Nella città dell’Illinois ha cominciato ad appassionarsi al blues, lanciando sul mercato una serie di canzoni magnifiche che lo hanno consacrato come uno degli autentici dominatori delle classifiche. Il suo cammino artistico difatti è stato un susseguirsi incredibile di successi, come ad esempio “Forty Days And Forty Nights”, “Hoochie Coochie Man” e “I Feel Like Goin’ Home”, per questo la sua scomparsa è stato un terribile colpo per tutti.

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Muddy Waters (Instagram)

Purtroppo stiamo parlando del grandissimo Muddy Waters, entrato nella leggenda con il nomignolo, appunto, di “acque fangose”. Se ne è andato il 30 aprile del1983 all’età di 70 anni, il suo nome resterà indissolubilmente legato ad un repertorio di brani che vale davvero la pena rispolverare. Un gigante della canzone che nessuno di noi potrà mai dimenticare, ecco perché oggi, in occasione del trentanovesimo anniversario da quel giorno disgraziato chiunque ami la buona musica non può che dedicargli un pensiero.

Giuseppe D'Amato

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